Cesare Lanza. Da Mara Carfagna una linea tra cambiare idea e tradire: questo mai

Cesare Lanza. Da Mara Carfagna una linea tra cambiare idea e tradire: questo mai
Mara Carfagna: tradire mai

Mara Carfagna, intervistata da Monica Guerzoni per il  Corriere della Sera, ha detto:

“La mia assenza dalle liste per le elezioni europee? Voglio correre non per me, per il partito. Piuttosto che tradire lascio la politica. E Forza Italia non deve diventare una scatola piena di rancori… Da me non avrete mai né i nomi, né i pettegolezzi”.

Tradotto: Cambiare idea sì, tradire mai.

Apprezzo le dichiarazioni di Mara Carfagna, che mi consentono una puntualizzazione indispensabile. Non cambiare mai idea può essere un indizio di stupidità. Ma cambiare idea per correre dietro, anche sfacciatamente, a evidenti interessi personali, è ancora peggio: è una meschinità.

Equivale a un tradimento, allo scopo di badare esclusivamente ai fattacci propri.

Un conto è cambiare idee, opinioni e anche alleanze sulla base di una scelta razionale, intellettuale o morale che sia, e comunque (se si tratta di atti pubblici) spiegata con trasparenza.

Altro conto è passare da una poltrona all’altra, da un carro all’altro, senza nessuna idea in capoccia salvo una: i vincenti con i quali ci si scambiava tenerezze prima, oggi appaiono perdenti; quindi, meglio correre ad abbracciare i nuovi vincenti.

Un vero schifo, tanto per non sprecare troppe parole. Aggiungo solo che sono consapevole quanto complesso sia l’argomento: ad esempio, c’è anche chi idee in zucca non ne ha, ma non cambia partito, presumendo che l’apparente perdente resterà in futuro ancora vincente. Non è certo il caso di Mara Carfagna. Comunque, tra tante complessità, una linea dritta è opportuno tracciarla, tra quelli che ci credono e quelli che ci marciano.

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