Cesare Lanza. Elogio di Travaglio, sgomento per il vibratore in nota spese

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Marzo 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Cesare Lanza. Elogio di Travaglio, sgomento per il vibratore in nota spese

Marco Travaglio (foto LaPresse)

ROMA – “Sono finalmente uscite le motivazioni della sentenza del Tribunale di Roma, che a fine gennaio ha assolto Claudio Scajola per la casa pagata per due terzi a sua insaputa dal costruttore Diego Anemone (colpevole, ma salvo per prescrizione). Meglio del miglior vaudeville. La trama…” (Marco Travaglio, “Rogito ergo sum”, Il Fatto Quotidiano, 12 marzo 2014).

Nella sentenza c’è la trama di un perfetto vaudeville, scrive Travaglio (leggete per intero il suo articolo!) ed è difficile fare obiezioni. A me basta ogni giorno sfogliare “Il Fatto” per trovare l’agenda di una vaudeville eterno, certo non limitato a una curiosa sentenza (farà precedente?), ma a tutto il territorio italiano e a tutti i settori della vita. Prendiamo la prima pagina del quotidiano di oggi. C’è la notizia del premier insediato da poco tempo e già minacciato dai franchi tiratori, che aggrediscono voluttuosamente il suo governo, c’è una vignetta feroce sulla ministra dei rapporti (“Sado-maso”) con il Parlamento. C’è la notizia di un’aragosta da 202 euro per un pranzo di lavoro del vicegovernatore d’Abruzzo (con altri piccoli piaceri a sbafo). Alla Provincia di Bolzano la Finanza sta eseguendo accertamenti per un giustificativo di spesa di 65 euro (un vibratore da 25 euro più altri due aggeggi per uso erotico- ricreativo).

Non si sa se ridere o se piangere, mi perdonate questo logoro commento? Se sì, scegliamo: per me, è opportuno ridere. La Casta è ricca di personaggi comici (a loro insaputa). Prendiamoli per i fondelli, non meritano lacrime. Una volta si diceva: una risata vi seppellirà. Speriamo, ancora una volta, che sia vero.