Cgia: “Liberalizzazioni? No grazie, finora sono un flop”

VENEZIA, 16 DIC – Liberalizzazioni ''no grazie''. E' la Cgia di Mestre a fare pollice verso contro la piena apertura al mercato per taxi, farmaci ed edicole, dopo l'ultima annunciata (e rientrata) tornata di liberalizzazioni

''Vuoi vedere che se il Paese rischia il collasso e' colpa delle mancate liberalizzazioni dei taxi, dei farmaci di fascia c o delle edicole?'' chiede provocatoriamente il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi. ''In queste ore – prosegue Bortolussi – stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco contro queste categorie. Ma e' possibile che non ci sia nessuno che alzi un dito e chieda conto ad assicurazioni, banche, ferrovie o societa' di gas e autostrade sul fatto che le liberalizzazioni in questi ultimi 20 anni hanno prodotto aumenti esponenziali di prezzi e tariffe, recando vantaggi solo ai grandi potentati economici?''. Fatta questa considerazione, secondo Bortolussi ''e' forse un bene per i consumatori che i taxi rimangano contingentati e i medicinali di fascia c con ricetta medica continuino ad essere venduti solo nelle farmacie comunali''.

La Cgia sottolinea infatti come l'apertura al mercato di 11 beni e servizi di largo consumo negli ultimi 20 anni abbia dato luogo ad un flop. L'associazione artigiana sottolinea quello che ritiene il piu' clamoroso: le assicurazioni sui mezzi di trasporto, che dal 1994 ad oggi sono aumentate del +184,1%, contro un incremento dell'inflazione del +43,3% (le polizze in pratica sono 4,2 volte tanto).

Male anche i servizi bancari/finanziari (costo dei conti correnti, bancomat, commissioni varie): dal 1994 al 2011 sono cresciuti mediamente del +109,2% – inflazione al 43,3% -, mentre i trasporti ferroviari sono saliti tra uil 200 e il 2011 del 53,2% (contro un aumento del costo della vita del +27,1%). Se per i servizi postali l'aumento delle tariffe e' stato del +30,6%, pressoche' pari all'inflazione tra il 1999 ed il 2011 (+30,3%), per l'energia elettrica la variazione delle tariffe ha subito un aumento piu' contenuto (+1,8%) rispetto alla crescita dell'inflazione (che tra il 2007 ed i 2011 e' stata del +8,4%).

Solo per i medicinali e i servizi telefonici – afferma la Cgia – le liberalizzazioni hanno portato vantaggi economici ai consumatori: nel primo caso, tra il 1995 ed oggi i prezzi sono diminuiti del 10,9% (a fronte di un inflazione totale del 43,3%), nel secondo caso, tra il 1998 ed il 2011 le tariffe sono diminuite del 15,7% (inflazione aumentata del 32,5%).

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