Chi è Lorenzo Guarnieri, il 17enne travolto e ucciso citato da Matteo Renzi

Lorenzo Guarnieri ucciso da motociclista ubriaco nel discorso di Renzi al Senato
Lorenzo Guarnieri

FIRENZE – E’ morto ad appena 17 anni in un incidente stradale che ha condannato la sua famiglia all’ergastolo di un dolore senza fine. Mentre al motociclista che lo ha travolto e ucciso, dopo che si era messo alla guida ubriaco e sotto l’effetto di cannabis, è stata attribuita una pena “pari a quella comminata per un furto di serie b”. Con queste esatte parole Matteo Renzi, nel suo discorso al Senato ha ricordato all’Aula di Palazzo Madama, la tragica scomparsa di Lorenzo Guarnieri e di quando da sindaco si è trovato di fronte agli sguardi degli amici del ragazzo, che festeggiavano il 18esimo compleanno di Lorenzo, un anno dopo la sua morte.

Il Corriere della Sera, attraverso le parole della madre Stefania, racconta chi era Lorenzo:

La signora Stefania è la mamma di Lorenzo Guarnieri, il ragazzo di 17 anni travolto e ucciso a Firenze il 2 giugno del 2010 dall’auto guidata da un uomo ubriaco e drogato. “Si chiama Piero Passerò, oggi ha 49 anni, non ha fatto un minuto di carcere e non ci ha mai cercato, neppure per chiederci scusa”, ricorda mamma Stefania. Da quel giorno, insieme al marito Stefano, direttore finanziario di una società farmaceutica, combatte una battaglia per far approvare dal Parlamento la legge sull’omicidio stradale. Il primo firmatario della proposta di legge, presentata dall’Associazione Lorenzo Guarnieri insieme all’Asapa (l’associazione sostenitori amici polizia stradale) e dall’Associazione Gabriele Borgogni, è stato Matteo Renzi quando era sindaco di Firenze.

Passerò, l’uomo che ha causato la morte di suo figlio, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi, la stessa pena che rischia chi ruba un portafogli.

“È la prima volta che un premier parla di omicidio stradale — dice Stefania — e la cosa ci riempie di gioia perché adesso ci sono grandi speranze che la nostra proposta diventi legge. Ci sono migliaia di casi come il nostro ogni anno ed è necessario inasprire le pene. Oggi chi uccide una persona sulle strade è punito come chi commette un furto con destrezza”.

Solo un dubbio sul neoministro della Giustizia, Andrea Orlando:

La mamma di Lorenzo dice anche di aver letto su Internet che al ministro Orlando fu sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza. “Spero non sia vero — dice — perché altrimenti dovrebbe dimettersi immediatamente”.

 

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