Chi ha votato chi: operai e insegnanti la Meloni, giovani M5S, laureati il Pd

“Queste elezioni, ancora più delle precedenti, hanno evidenziato come siano venuti meno i tradizionali gruppi di riferimento di ciascun partito”. Nando Pagnoncelli, numero uno di Ipsos, intervistato dal Corriere della Sera, traccia l’identikit degli elettori dei partiti entrati in Parlamento. Operai, commercianti, ricchi, meno ricchi, insegnanti e impiegati. Il partito di Giorgia Meloni è stato votato più o meno da tutti.

Le parole di Pagnoncelli

Fratelli d’Italia è diventato “il partito più votato dagli operai (34,6%). A ruota, tra le tute blu, ci sono poi il M5S (16,4%) e la Lega (13,4%), mentre solo al quarto posto c’è il Pd, che sarebbe l’erede storico della sinistra”.  Tra i disoccupati la forza più votata è il Movimento 5 Stelle.

La Lega ha invece perso il voto di commercianti e artigiani (ora solo il 4,7%). Per fare un paragone, spiega Pagnoncelli, Giorgia Meloni ne ha incassato il 30% circa.

FdI è il partito più votato da chi ha redditi medi e bassi, ma anche dal ceto più ricco.

“Fino a poche settimane fa questo primato era del Pd — spiega Pagnoncelli —, poi c’è stato l’effetto novità di Meloni a fare da traino. Si tratta dell’effetto più rilevante degli ultimi anni, da Renzi a Salvini passando per Di Maio, che ha innescato grandi exploit e crolli abbastanza rapidi. Meloni, in questa rilevazione, è avanti in tutti i segmenti sociali”.

Il partito di Giorgia Meloni è anche la forza più votata da impiegati e insegnanti. “I Cinque stelle vanno forte tra i giovani, tra i quali va considerato come la prospettiva occupazionale rappresenti un miraggio — spiega ancora Pagnoncelli —. Perciò una forza che mette al centro del programma “reddito” e salario minimo diventa molto attrattiva”.

Il partito più votato dai laureati si conferma il Pd (24,8%), seguito da Fratelli d’Italia, che però riceve il maggior numero di consensi anche da chi ha livelli di scolarità minimi (29%).

Azione e Italia Viva

“Analizzando i flussi elettorali, emerge chiaramente come questa forza abbia pescato più nel centrosinistra. Qualche voto al centrodestra è stato sottratto, ma senza danneggiarlo in maniera rilevante. Il Terzo polo è stato un po’ quello che fu Scelta civica: elettorato più istruito e buon appeal tra giovani e ceti più dinamici. In realtà Azione e Italia viva non sono riusciti a sfondare perché avrebbero avuto bisogno di una campagna più lunga per farsi conoscere”.

Forza Italia

“All’interno del centrodestra è considerata la forza più moderata e in grado di bilanciare le posizioni più estreme, specie per garantire un buon rapporto con l’Europa”.

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