Chiamparino scuote il Pd: 'Abbia un sussulto riformista'

ROMA, 6 LUG – Sull'abolizione delle Province ''credo che il Pd dovrebbe avere un sussulto riformista. Quando, nel 2008, ho provato qui a Torino ad aprire un discorso sull'area metropolitana, a momenti mi mangiavano: tutti gli amministratori locali del mio partito erano contro, a partire ovviamente da quelli della Provincia''. Lo afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, secondo cui ''per il Terzo polo in Aula e' stato piu' facile votare contro, perche' loro al momento non hanno presidenti di Provincia''.

''Da presidente dell'Anci avevo elaborato una proposta, condivisa da tutti noi sindaci, per l'abolizione delle Province e la divisione delle loro competenze tra le Regioni e i Comuni, con la variante dei Comuni associati e delle aree metropolitane. Era l'ottobre del 2009'', ricorda Chiamparino. Ma ''e' finito come tutto cio' che riguarda il vero federalismo, come la Carta delle autonomie, ridotta a un discorso privo di consistenza''.

Dal punto di vista delle convenienze politiche, spiega, questo e' ''molto comprensibile'', perche' ''in campagna elettorale se uno non parla di eliminazione degli sprechi e quindi anche della semplificazione della politica, compresa l'abolizione delle Province, viene subito fischiato. Poi, dopo il voto, non appena si prova a sollevare l'argomento ci si trova subito di fronte ad una vera e propria sollevazione da parte di tutti gli amministratori''.

Chiamparino non risparmia critiche alla lega. ''Il ministro per la Semplificazione Calderoli, invece di semplificare riducendo, ha complicato aumentando il numero delle Province'', osserva. L'abolizione, tuttavia, e' ancora possibile: occorre ''riprendere la nostra proposta, quella dell'Anci''.

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