Chiara Appendino, foto Ansa Chiara Appendino, foto Ansa

Chiara Appendino condannata si autosospende dal M5s: “Porterò a termine il mio mandato”

Chiara Appendino condannata si autosospende dal M5s: “Porterò a termine il mio mandato”.

Il sindaco di Torino Chiara Appendino, condannata a sei mesi nell’ambito del processo Ream, si è autosospesa dal Movimento 5 Stelle.

“Porterò a termine il mio mandato da sindaca – le sue parole su Twitter -.

Come previsto dal codice etico mia autosospenderò dal Movimento 5 stelle”.

Nell’ambito del processo Ream la sindaca di Torino Chiara Appendino è stata riconosciuta responsabile di una imputazione di falso ideologico.

Sono invece cadute due accuse di abuso in atti di ufficio e una seconda di falso.

Spiega La Repubblica:

“Il processo è quello che riguarda la complicata vicenda di un debito che il Comune aveva contratto nella precedente legislatura.

Debito contratto con il fondo immobiliare di Unicredit, Ream, come caparra per esercitare un diritto di prelazione sul progetto di rinascita dell’area ex Westinghouse.

I cinque milioni dovevano essere restituiti nel 2016.

Ma la sindaca, insieme al suo ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, all’assessore al Bilancio, Sergio Rolando, il direttore del settore Finanza lo avevano posticipato per due anni di seguito, inciampando nell’inchiesta penale”.

Forza Italia chiede le dimissioni

“Attendiamo che il M5s chieda, coerentemente al suo statuto, le dimissioni del sindaco di Torino Chiara Appendino.

Il giochetto di autosospendersi dal partito del primo cittadino, per evitare così di dover sottostare alle regole etico morali grilline propagandate per anni per raccattare consensi, rappresenta la fine indegna del mandato di un sindaco che doveva polverizzare il sistema Torino e che invece ha solo raccolto avvisi di garanzia”.

Così, in una nota, i deputati torinesi di Forza Italia, nonché coordinatore e vicecoordinatore degli Azzurri, Paolo Zangrillo e Roberto Rosso, e il commissario cittadino Marco Fontana.

“Noi restiamo fedeli alla nostra idea che una persona sia innocente fino all’ultimo grado di giudizio.

Constatiamo però che il giacobinismo del M5s si ferma quando a finire nel tritacarne è un loro esponente – aggiungono -.

Coerentemente alla logica grillina siamo quindi a chiedere che il sindaco Appendino non solo si dimetta, ma che dichiari anche l’indisponibilità a ricandidarsi visto che risulta condannata in primo grado”. (Fonti: Ansa, Agi, La Repubblica).

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