ROMA – La scelta dell'euro e' ''irreversibile'', un ''punto di non ritorno'' per l'intera Europa. Parola del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che in un'intervista al Messaggero ripercorre i dieci anni della moneta unica e sottolinea come la soluzione dei principali problemi del Vecchio Continente oggi si chiami ''crescita''.
''Complessivamente sono stati dieci anni positivi per l'Europa – afferma – Certamente potevano essere piu' felici. Ma tutto lo scenario purtroppo e' reso amaro dall'assenza di crescita nell'area Ue. Basterebbe un po' di crescita, un 2-3 per cento all'anno, e l'intero orizzonte europeo sarebbe diverso. Senza crescita, ripeto, non c'e' politica che paghi''.
''L'euro poteva essere gestito meglio – prosegue Ciampi – direi con piu' passione. La moneta unica non e' soltanto un fatto tecnico. Tuttavia, anche se la costruzione non e' stata completata ed e' rimasta zoppa, per fortuna dell'Italia e dell'Europa che c'e' l'euro''.
Fra gli errori che hanno portato alla crisi della moneta unica Ciampi sottolinea ''quello di procedere all'allargamento dell'Unione ai paesi dell'Est europeo prima dell'approfondimento e del perfezionamento delle istituzioni comunitarie''. ''Sarebbe stato opportuno – aggiunge – prima andare avanti con un gruppo ristretto, le cosiddette avanguardie, e poi allargare i confini dell'Unione''.