Ciarrapico: “Fini traditore”. Del fascismo. Tornato nella maggioranza con “La Destra”

Pubblicato il 5 Ottobre 2010 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
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Fini visita la Sinagoga di Roma nel 65° anniversario della razzia degli ebrei del ghetto

Il senatore Ciarrapico si è scusato più o meno con questo argomento: non ce l’avevo con gli ebrei, volevo solo trovare un’immagine per spiegare che “se Fini ha tradito una volta…”. Ma quando, chi e cosa Fini ha “tradito” secondo Ciarrapico? L’immagine della kippah non è saltata alla mente di Ciarrapico per caso, è l’immagine di un “quando” ben preciso e infisso nella memoria del senatore. Eccola l’immagine: Fini è in Israele, ha la kippah sul capo e dice che “Il fascismo è stato il male assoluto”. E’ questo il tradimento che Ciarrapico non dimentica e non perdona, il tradimento del fascismo. Fini aveva allora parlato di “male assoluto” perchè il fascismo si era caricato della vergogna storica delle leggi razziali, per questo Fini aveva la kippah sul capo. Ciarrapico ricorda e ricorda a tutti nel Senato della Repubblica italiana che il fascismo, anche quello delle leggi razziali, “non si tradisce”.

Un caso isolato, un solo uomo e un uomo solo attento custode della memoria deferente verso il fascismo? Berlusconi ha “risolto” la questione dicendosi il giorno dopo “amico di Israele” e ricordando di aver vissuto a fianco ad una “scuola israeliana”. Ha confuso scuola ebraica con scuola israeliana. Un lapsus. Ben altra confusione c’è in giro e non è stata dissolta. Non è questione di Israele, è invece questione di fascismo. Fascismo duro e puro, fascismo d’oggi e non di ieri.

In questo paese distratto le cronache politiche ogni giorno narrano di una maggioranza Pdl-Lega. Vero, ma con un’aggiunta fresca, freschissima. A Pdl e Lega è stata ufficialmente aggiunta la Destra di Storace. Berlusconi è andato al congresso de La Destra e l’ha non solo “sdoganata” ma accolta e benedetta. Fosse solo Storace… dietro Storace nel suo partito c’è orgogliosamente e dichiratamente tutto il fascismo che c’è oggi in Italia. Non solo quelli del saluto romano o della camicia nera o della stima e rimpianto per Mussolini. Ci sono anche i fascisti della teoria della razza e della “democrazia decadente”. In grande e nazionale distrazione la maggioranza e la futura alleanza elettorale hanno inglobato in Italia quel che i partiti di destra e conservatori in Gran Bretagna, Francia e Germania tengono fuori dalla porta: i fascisti appunto, quelli veri, vivi e vegeti. No, non è stato un caso che Ciarrapico abbia pensato di poter dire al Senato che il fascismo non si tradisce.