ROMA, 24 DIC – ''I sindacati – Cisl e Cgil in testa – hanno condotto nel mese di ottobre e novembre un attacco frontale contro il governo Berlusconi, imputandogli moltissime cose, in primo luogo non aver promosso la crescita e comunque di non avere risposto adeguatamente all'Europa. Adesso essi contestano radicalmente anche il governo Monti, omettendo il fatto che la lettera della Bce aveva richiesto la riforma delle pensioni e la profonda modifica delle relazioni industriali, dai contratti aziendali alla modifica dell'articolo 18''.
Lo afferma in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl a Montecitorio. ''Ora, come testimonia l'andamento degli spread, la situazione rimane gravissima anche se e'cambiato il governo, richiede gli interventi richiesti dalla Bce e altri riguardanti la crescita e un mutamento della linea dell'Europa. Per cio'che riguarda la gestione dell'euro con la loro linea conservatrice purtroppo i sindacati non stanno dando alcun contributo costruttivo. Essi sono un cartello dei NO – conclude Cicchitto – e in effetti tengono una sorta di linea greca che ci auguriamo non rifletta e non influenzi lo sbocco delle attuali difficolta' nelle quali ci troviamo''.