Pdl contro Saccomanni. Cicchitto e Gasparri: “Inadeguato, serve un ministro vero”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Luglio 2013 - 17:02 OLTRE 6 MESI FA
Il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni (LaPresse)

Il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni (LaPresse)

ROMA – ‘Al di là di questioni personalizzate di questo o quel ministro sempre complicate, specie in un governo di coalizione cosi atipico, c’è il problema di una gestione dinamica delle coperture rispetto ad obiettivi politici enunciati dal Presidente del Consiglio Enrico Letta nel discorso di presentazione del suo governo alle Camere quali l’abolizione dell’Imu e il blocco dell’Iva che insieme ad altri provvedimenti riguardano il rilancio della domanda decisivo per il superamento dello Stato di recessione”.

A parlare è Fabrizio Cicchitto, del Pdl che aggiunge: ”Già  in occasione della riunione della cabina di regia,che costituisce una occasione seria di confronto fra il governo e i gruppi parlamentari, il Pdl ha avuto modo, attraverso il presidente Brunetta, di avanzare in modo costruttivo proposte di copertura rispetto ad imu e Iva. Inoltre il ministro del Tesoro Saccomanni deve misurarsi con una gestione dinamica della spesa pubblica riguardante sia una rivisitazione della spendig review, tenendo conto di proposte avanzate dal professor Baldassarri, sia l’abbattimento del debito sul quale esistono almeno 4 proposte tecniche. Se non c’è  una strategia positiva del governo su tutta la materia della spesa pubblica, saremo sempre in una condizione di emergenza rispetto alla necessità delle coperture di provvedimenti riguardati la riduzione della pressione fiscale, che è la via maestra per superare la recessione. Rispetto a tutto ciò non possiamo fare a meno di rilevare che – non da oggi – esiste una zona grigia nell’alta burocrazia del ministero dell’Economia che gioca al peggio, cioè da un lato scavalca governi e ministri per collegarsi direttamente con ambienti dell’Unione Europea e del FMI, per invitarli ad interventi restrittivi e che dall’altro lato boicotta ogni azione del ministero volta a tagliare in modo strutturale la spesa e ad evitare cosi l’introduzione di nuovi balzelli. Il ministro dell’Economia – conclude Cicchitto – deve misurarsi con quest’area grigia per non essere da essa condizionato e reso subalterno perché, in caso diverso, sarà egli stesso investito dalle critiche come in parte sta già avvenendo. Per essere chiari questi ambienti hanno già svolto un ruolo negativo sia ai tempi del governo Tremonti, sia col governo Monti”.

Oltre a Cicchitto, critiche al ministro Saccomanni sono arrivate anche dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (sempre Pdl): “Per dare una prospettiva ai conti pubblici italiani bisogna finalmente mettere in campo una strategia di aggressione al debito pubblico come ha proposto il vicepremier Alfano. Bisogna darsi da fare subito. E del resto proprio perché in questa fase non ci sono alternative a questo governo, che deve essere sostenuto in Parlamento, all’Economia serve una guida adeguata e non un esponente di seconda fila di apparati burocratici intenti solo alla loro autodifesa. Serve insomma un ministro vero e autorevole all’Economia. Proprio per garantire un utile percorso al governo. Con Saccomanni non si va da nessuna parte. Lo dico dando voce ad un’opinione largamente prevalente a destra e a sinistra. Capisco le difese di ufficio nel governo e fuori. Ma la pensano quasi tutti così. Io almeno lo dico. E lo consiglio proprio per le ragioni della stabilità, messe a dura prova da figure inadeguate”.