Cicchitto, i frondisti rischiano un salto nel buio

ROMA, 08 OTT – ''Un governo di unita' nazionale con Silvio Berlusconi costretto al passo indietro e' il sogno di una notte di mezza estate. E sarebbe un salto nel buio. Anche per chi, dall'interno, dovesse provocarlo''. Cosi', intervistato da Libero, il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto 'avvisa' gli eventuali dissidenti del Pdl che ipotizzano scenari alternativi all'attuale esecutivo.

In caso di caduta del Cavaliere, aggiunge Cicchitto, le alternative sono solo due: ''o il ribaltone o le elezioni anticipate'', ma andare alle urne, avverte, significherebbe ''lasciare in carica un governo per l'ordinaria amministrazione mentre una lotta politica senza quartiere infuria nel bel mezzo di una crisi finanziaria internazionale e lo spread esploderebbe''.

Quel che sta accadendo nel Pdl, spiega, e' ''normale in una fase di difficolta': si e' aperto un dibattito. Prima la discussione verteva sul partito. Ora e' su un piano più generale. Politico. Ma alcune cose mi paiono forzate'', come quelle ''sull'area che fa capo a Claudio Scajola. E' sbagliato criminalizzarla a priori. E poi bisognerebbe sentire il diretto interessato, non seguire le indiscrezioni dopo una cena''. Scajola, aggiunge, ''pone alcuni interrogativi legittimi. Il nodo riguarda il taglio, e le intenzioni politiche, con il quale gli interrogativi sono posti. E questo deve essere chiarito con un dibattito costruttivo''. ''Lo scontro Alfano-Verdini'' e' invece ''inesistente e inventato''. ''Per il resto – prosegue il capogruppo Pdl a Montecitorio -, rispetto il dibattito democratico che deve esserci in un partito, ma se ci fosse meno esibizionismo sarebbe meglio''.

Sul condono Cicchitto chiarisce: ''c'e' il decreto sviluppo e c'e' l'abbattimento del debito, per il quale il mio schema ideale prevede: patrimoniale morbida, riforma delle pensioni e dismissioni pubbliche. In mancanza di risorse, pero', non mi lego certo le mani di fronte all'ipotesi del condono''.

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