Cinema e teatri riaprono il 6 aprile? Franceschini: “Sarà ufficiale solo se ci saranno condizioni di sicurezza”

Dario Franceschini torna a parlare della riapertura dei cinema e teatri e fornisce una possibile data: il 6 aprile.

Il ministro della Cultura confermato anche nel neo Governo Draghi, parla delle possibili riaperture in due interviste rilasciate al Corriere della Sera e La Stampa. 

Aggiornamento delle 9,59 

Il video pubblicato dall’Agenzia Vista e visibile in fondo all’articolo, mostra il Teatro San Carlo di Napoli che, per protesta, ha acceso come molti altri teatri italiani le luci della sala per attirare attenzione sul perdurare delle chiusure dei teatri e cinema ad un anno esatto dalla chiusura.

Franceschini: “Cinema e teatri, la loro chiusura un dolore inevitabile”

Il ministro definisce le chiusure di cinema e teatri “un dolore, ma inevitabile” e fornisce il 6 aprile come data provvisoria: “Sarà ufficiale soltanto quando (e se) matureranno le condizioni per poter far rialzare i sipari in sicurezza”.

Franceschini è piuttosto ottimista e assicura che la riapertura dei cinema è una “assoluta priorità”.

Fransceschini: “L’Italia è l’Italia, vorrei che fossimo i primi a riaprire”

“Non voglio coprirmi dietro la scelta di altri Paesi, anzi. Però, ad oggi, teatri e cinema sono chiusi in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Portogallo”.

“Ma siccome l’Italia è l’Italia vorrei che fossimo i primi a riaprire”, ha aggiunto, parlando con il Corriere.

E prosegue: “In questi mesi abbiamo capito che i luoghi più pericolosi sono quelli dove ti togli la mascherina: ristoranti, bar, case private. Nei teatri e nei cinema, già nella riapertura estiva, c’erano misure di sicurezza molto rigide che si sono rivelate efficienti”.

Il ministro dichiara di aver chiesto un incontro urgente con il Comitato tecnico-scientifico, “per proporre le misure di sicurezza integrative su cui stanno lavorando le organizzazioni di categorie”.

Con il Cts spera di “individuare tempi e modalità”. Il ministro è convinto che teatri e cinema “con severe e adeguate misure, siano più sicuri di altri locali già aperti oggi”

Tra le ipotesi potrebbero esserci “biglietti nominativi, la tracciabilità delle persone, le mascherine Ffp2”.

 “Le città italiane senza teatri e cinema e le piazze senza musica sono più tristi: così l’Italia non è l’Italia”.

“Come è stata fatta un’eccezione per le librerie, inserite tra i primi servizi a riaprire per una evidente ragione culturale, spero si possa fare lo stesso ragionamento per i luoghi dello spettacolo” aggiunge ancora il ministro in quota Pd. 

Teatri chiusi, manifestazioni in tutta Italia

Alcuni cinema e teatri in questi mesi hanno provato a reinventarsi.

Un esempio è il Cinema Lux di Roma che al suo interno ha aperto un bar. Ieri decine di teatri che hanno acceso le luci delle sale per riportare attenzione sulle loro condizioni.

Oggi invece si terranno in tutta Italia manifestazioni per chiedere sostegno al reddito dei lavoratori dello spettacolo.

“23 febbraio 2020 – 23 febbraio 2021: Un anno senza eventi, un anno senza reddito” è il nome dell’iniziativa organizzata in venti piazze italiane. 

Le richieste alla base della giornata di manifestazioni in programma in tutta Italia, sono lo sblocco immediato e la conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso (DL ristori 5) durante queste settimane di instabilità governativa.

Si chiede inoltre una tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dei beni e le attività culturali.

A seguire il Teatro San Carlo di Napoli che ha riacceso le luci della sala in segno di protesta contro il perdurare delle chiusure ad un anno esatto dalla chiusura (video Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev).

 

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