ROMA – C’è anche un litigio nelle conversazioni intercettate tra Claudio Scajola e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo. Scajola, accusato di “essersi adoperato per favorire la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia, l’armatore Amedeo Matacena”, in una telefonata intercettata lo scorso 18 gennaio 2014 dice alla Rizzo che deve fare delle scelte e lei risponde “che scelte devo fare?”
A questo punto Scajola dice alla donna “senti figliola, basta balle e sotterfugi, su…”. La conversazione si conclude con la Rizzo che tronca il dialogo chiudendo la telefonata bruscamente.
Nella conversazione, allegata alla richiesta della Dda di Reggio Calabria al gip per l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, Chiara Rizzo (C) parla con Claudio Scajola (S).
C = … e allora, non ti preoccupare … guarda, stai sereno … tu, le tue … stai sereno, tutto quello che fai, che dici, questa bontà, questa cosa, perché una vuole bene, perché vuole fare, perché dire, non è possibile perché ogni volta la butti sempre come una cosa … allora, lasciamo perdere … cioè, dico, se per te questo, dico … io ti dico le cose e poi tu fai le tue scelte … ma che scelte devo fare? Cioè, che cosa vuoi dire?
S = Be’, ci sono delle cose da definire che devi sapere … che devi sapere!
C = Ma che cosa devi sapere, da ieri a oggi cosa è cambiato?
S = Ti vai a … parli di queste cose senza sapere! Parli senza sapere, cosa parli se non sai?
C = No, parli tu senza sapere … ogni volta mi dici delle cose e mi dici, «ah, no, devi fare delle scelte oggi … eh, no, tu così … eh, no, tu colà… tu qua, tu là … » …
S = Tu hai già fatto una scelta, figliola mia …
C = E qual è questa scelta?
S = … dobbiamo rendere conciliabile questa scelta con le altre cose, tutto qua! L’hai già fatto no, non è che devono essere … fare degli intrugli …
C = Che c’entra la mia scelta …
S = … ma basta! … Senti, figliola, basta balle e sotterfugi, su … uno dice le cose com’è, ognuno ha il coraggio delle sue posizioni nella vita, no … nella vita …
C = Ma va’! Chiara riattacca e tronca la conversazione.
Poche ore prima dell’ arresto a Dubai di Amedeo Matacena, la moglie dell’imprenditore chiama l’ex ministro Claudio Scajola e piangendo gli dice: «Devi venire da me… subito se puoi». La telefonata, avvenuta il 28 agosto 2013 alle 9.06, è contenuta nella richiesta della Dda di Reggio Calabria al Gip per l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare. Chiara Rizzo (C) piangendo chiede a Scajola (S) di raggiungerla immediatamente nel Principato di Monaco.
C = Pronto?
S = Ecco qua, dimmi tutto.
C = Cioè, una cosa è certa, devi venire oggi se puoi.
S = Che cosa è successo?
C = Va be’, non posso dirtelo!
S = Va bene, senti … allora, ti chiamo dopo e faccio in modo di raggiungerti, ti chiamo dopo.
C = Meglio oggi perché …
S = Quando preferisci?
C = … può darsi che domani mattina parto presto, quindi, se tu vuoi …
S = A che ora preferisci?
C = Ora, subito, quando vuoi tu … poi quando vuoi …
S = Va bene, ti chiamo dopo.
C = … perché alle tre, le quattro devo andare via, okay?
S = Ciao, ciao.
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