“Col cavaliere, che bel vivere, che bel piacere…” Silvio felice si specchia nel Figaro

Mattinata musicale per Silvio Berlusconi tra le note di Rossini e grandi risate. Interno giorno nel Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma. Si è appena concluso il congresso per festeggiare i 60 anni della Uil. Sul palco sale l’orchestra “L’anello musicale” che inizia a suonare alcuni brani, dal “Barbiere di Siviglia” di Rossini alle “Nozze di Figaro” di Mozart. Silvio Berlusconi è presente dalla prima mattina e per tutto il tempo della kermesse è rimasto in prima fila, composto e forse anche un po’ annoiato. Ma non appena l’orchestra inizia a suonare, il premier si anima. Cambia subito faccia e allo sguardo serio si sostituisce un sorriso raggiante. Si alza, sorride, si sbraccia, ride compiaciuto. Soprattutto sembra immedesimarsi.  In particolare si appassiona al passaggio sulla “donnetta con il cavaliere” del Barbiere di Siviglia.

Effettivamente alcuni passaggi delle opere sembrano proprio tagliati su misura per il premier, con le sue vicissitudini pubbliche e private. E lui, che nota subito l’assonanza, enfatizza i passaggi più importanti con grandi sorrisi e forti applausi.

Si parte con il suo cavallo di battaglia. «La calunnia è un venticello» canta il Barbiere di Siviglia dal palco. Berlusconi si anima e batte le mani rumorosamente, annuendo con la testa.  Poi Figaro canta «Con la donnetta, col cavaliere, a che bel vivere, che bel piacere…». E il Cavaliere, quello in platea, ride compiaciuto. Poi ancora Figaro canta «Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono». E il premier sorride e ride, si ritrova,  dà di gomito e bisbiglia divertito con Luigi Angeletti che gli siede accanto. Sembra quasi voglia salire sul palco, sostituirsi al cantante e dirle lui quelle frasi…

La sua gioia raggiunge poi il culmine con “La Traviata” che chiude la kermess.Il premier si lascia andare ad un appassionato battimani accompagnando la celebre aria “Libiam”. Dimenticando, almeno per qualche ora, i guai che lo aspettano di fuori.

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