Comunali, 7 milioni al voto. Alle 12 affluenza in calo ovunque

Elezioni, urne aperte a Roma e in altri 563 comuni

ROMA – Seggi aperti, dalle 8 di domenica mattina, in 564 Comuni d’Italia, con circa 7 milioni di cittadini chiamati alle urne per scegliere i rispettivi sindaci e i consigli comunali. Si vota anche in Valle d’Aosta per il rinnovo del Consiglio regionale.

L’affluenza in calo ovunque. Per le elezioni comunali la percentuale di votanti rilevata alle ore 12 di oggi e’ stata dell’11,57%, oltre quattro punti in meno rispetto alle precedenti omologhe quando i votanti furono il 16,15%. Lo si apprende dal sito del Viminale.

A Roma alle 12 ha votato il 9,32% degli aventi diritto, cinque punti in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 14,61%.

Il dato città per città

REGIONI OGGI PRECEDENTE

PIEMONTE 14,67% 18,46
LOMBARDIA 13,43 19,43
VENETO 13,39 18,42
LIGURIA 13,89 19,40
EMILIA ROMAGNA 14,59 21,70
TOSCANA 11,25 17,51
UMBRIA 10,96 19,23
MARCHE 10,89 18,85
LAZIO 9,95 14,94
ABRUZZO 11,87 14,47
MOLISE 11,18 12,59
CAMPANIA 12,92 17,30
PUGLIA 12,95 13,64
BASILICATA 9,68 11,30
CALABRIA 10,00 14,08
SARDEGNA 13,58 14,26.

Le elezioni comunali riguarderanno, fra gli altri, due comuni capoluogo di regione, Roma e Ancona, e 14 capoluoghi di provincia: Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Treviso, Vicenza e Viterbo.

Si può votare domenica fino alle 22, e lunedì 27 maggio, dalle 7 alle 15. Seggi aperti solo domenica a Pergine Valsugana (Trento), per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale, con eventuale turno di ballottaggio domenica 9 giugno. In tutti gli altri Comuni dove si vota, in caso di ballottaggio per l’elezione dei sindaci, si voterà domenica 9 giugno, sempre dalle ore 8 alle 22, e lunedì 10 giugno, dalle 7 alle ore 15.

La novità: doppia preferenza di genere. Debutta in questa tornata elettorale di domani e lunedì, per i comuni superiori ai 5 mila abitanti, la novità della doppia preferenza di genere, che l’elettore può esprimere sulla scheda per candidati della stessa lista, purché di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Con questo sistema, infatti, l’elettore potrà esprimere una sola preferenza, oppure, se lo desidera, potrà esprimere due preferenze, scegliendo fra i candidati di genere diverso della stessa lista, ossia un uomo ed una donna. Nel caso, per errore, l’elettore indicasse due candidati dello stesso genere (due donne o due uomini) la seconda preferenza sarà considerata nulla e varrà solo il primo nome indicato.

Questo meccanismo è stato adottato con successo per la prima volta in Italia dalla Regione Campania nel 2009 e ha portato ad aumentare il numero di donne elette in Consiglio regionale portando la rappresentanza femminile al 20%. La legge che regola questa novità è la numero 215 nel novembre 2012 ed ha come fine l’incremento della presenza delle donne anche nei consigli, senza dover ricorrere al meccanismo delle “quote rosa”.

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