Comunali Catanzaro: spoglio infinito, troppi voti, schede vecchie

Foto Lapresse

CATANZARO – Al seggio 85 due schede in più rispetto ai votanti, una trentina di elettori avrebbe votato due volte, c’erano schede “vecchie” e ci sono voluti 3 giorni per conteggiare circa 54 mila schede: sono i numeri dello spoglio di Catanzaro. Come racconta Mattia Feltri su La Stampa, sono questi numeri a spiegare le elezioni di Catanzaro.

La proclamazione a sindaco di Sergio Abramo (del centrodestra) è arrivata solo la sera 10 maggio (i seggi erano chiusi dalle 15 del 7 maggio), e non è detto che sia finita qui. Infatti il Pd (ma anche il Terzo Polo) ha denunciato delle anomalie nel voto che dovranno essere verificate. E Abramo ha vinto con uno scarto minimo (130 voti più del “quorum”), quindi l’obiettivo dei suoi “rivali” è quello di arrivare al ballottaggio.

Spiega Feltri che al seggio 85 (Catanzaro Lido), il presidente del comitato elettorale di Domenico Scalzo, ha scoperto che c’erano due schede in più rispetto al numero degli aventi diritto al voto. Per questo motivo la Polizia Municipale avrebbe “sequestrato” alcune schede per portarle alla Commissione centrale. La stessa operazione è stata ripetuta ai seggi 84 e 86.

E tra le schede, scrive Feltri, ce n’erano una decina che “non sembravano proprio nuove di zecca.

Altra “anomalia”, scrive Feltri, è che un certo Francesco Leone della Lista per Catanzaro, sarebbe stato trovato dalla Digos fuori da un seggio con “santini” e molti contanti in tasca. A insospettire gli agenti sarebbe stato, prosegue Feltri, il “precedente” di Leone: alle comunali del 2010 (quando era candidato) era stata trovata la foto sul telefonino di un elettore, che aveva immortalato una scheda elettorale con il voto proprio per Leone.

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