Comunali Catanzaro, la Procura si chiede: “Una struttura per i voti comprati?”

CATANZARO – La Procura di Catanzaro sta cercando di accertare se la sospetta compravendita di voti alle ultime elezioni comunali sia stato un caso isolato oppure se esisteva una sorta di organizzazione che gestiva eventuali azioni illecite. Nell'inchiesta sono già indagati un consigliere comunale eletto del centrodestra ed altre due persone.

Il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni ha delegato gli agenti della Digos ad effettuare una serie di interrogatori di alcuni componenti dei seggi elettorali e rappresentanti di lista, in qualità di persone informate sui fatti, per cercare di stabilire se il fenomeno della 'scheda ballerina' era una forma diffusa un tutte le sezioni oppure se riguarda solamente il seggio che ha portato all'inchiesta sui tre indagati.

Gli investigatori proseguiranno gli interrogatori anche nei prossimi giorni per poi arrivare alla stesura di una informativa che sarà depositata in Procura a metà della prossima settimana. Per gli esiti delle indagini saranno importanti, oltre alle testimonianze, anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza nei pressi dei seggi elettorali dai quali potrebbero emergere elementi utili alle tesi accusatorie.

L'ipotesi sul quale stanno lavorando gli inquirenti è l'esistenza di un 'nucleo' ben consolidato che avrebbe organizzato nel dettaglio la compravendita dei voti in favore di alcuni candidati al consiglio comunale di Catanzaro. Questa sorta di organizzazione sarebbe stata capace sia di mettere in atto il sistema della 'scheda ballerina' ma anche di riuscire ad individuare gli elettori giusti pronti a vendere il loro voto.

Ed è proprio sulla base di questa ipotesi investigativa che non si esclude la possibilità che l'inchiesta della Procura, anche in tempi molto brevi, possa portare al coinvolgimento di altre persone.

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