Comunali Genova: il “metodo Doria” parte dalla società civile

GENOVA – Un programma ''partecipato'', elaborato in poche settimane, partendo dal contributo di decine di esponenti della societa' civile, e poi presentato ai partiti della coalizione per le ultime modifiche e il via libera. E' il 'metodo' Marco Doria, candidato sindaco per il centro-sinistra nel Comune di Genova, che si propone di ''far compiere un salto avanti al sistema politico nel modo di porsi con i cittadini e nella credibilita'''.

Presentato oggi agli organi di informazione, il programma – secondo lo stesso Doria – e' un ''punto di buon senso'', che tiene conto di ''una varieta' di valutazioni''.

''Cinquanta pagine – ha spiegato – che toccano questioni diverse, con un grande sforzo di elaborazione. Un documento da cui si parte per andare avanti rispettando quanto di positivo e' stato fatto in precedenza. Ci hanno lavorato e ci hanno dato un contributo decine di persone, su singole tematiche sono stati costituiti gruppi di lavoro''.

Il programma sabato scorso e' stato portato all'esame dei partiti, ieri gli ultimi ritocchi ''su questioni marginali''.

Riguardo a due dei temi piu' 'caldi' della campagna elettorale, Doria ha osservato: ''Sulla Gronda aspettiamo l'esito della Valutazione di impatto ambientale: se sara' negativo il nostro sara' un 'no', altrimenti valuteremo. Sulla moschea ribadisco che Genova ne avra' una degna di questo nome: il progetto del Lagaccio e' valido e non improvvisato. E' comunque un problema da risolvere in tempi rapidissimi e con il coinvolgimento della comunita' islamica''.

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