ROMA – Centrosinistra boom in Sicilia. Centrodestra in caduta libera. M5S strappa un ballottaggio a Ragusa per 200 voti. La Sicilia, per il primo turno delle Comunali, rispecchia il resto dell’Italia. In uno spoglio terribilmente lento si profilano tre ballottaggi su 4 e solo a Catania (a sorpresa) Enzo Bianco del Pd si laurea sindaco addirittura al primo turno con il 50,6%.
A Catania l’esponente del centrosinistra vince di poco. L’ex ministro parla di “risultato straordinario” e continua a tenere incrociate le dita, mentre il suo diretto concorrente, il sindaco uscente Raffaele Stancanelli, mastica amaro, si assume ogni responsabilità della possibile sconfitta, ricordando però che su 169 mila voti della coalizione solo 75 mila sono andati anche a lui, segno che “qualcuno nel centrodestra ha pensato soltanto a sè”.
Da Catania a Messina, dove un altro esponente del centrosinistra, Felice Calabrò raccoglie poco meno del 50% dei consensi. Al secondo posto a sorpresa con poco meno del 20% Vincenzo Garofalo del centrodestra. I due se la vedranno al ballottaggio.
Ballottaggio anche a Ragusa, la città più incerta. Si rivedranno il 23-24 giugno Giovanni Cosentini (Pd, Udc, Megafono), che ottiene il 29%, e Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle con il 15,64%, secondo per appena 200 voti rispetto a Franco Antoci (Pdl), che si ferma al 15,05%.
Situazione tutta da definire a Siracusa, dove lo scrutinio si è rivelato il più lento dei quattro capoluoghi di provincia andati alle urne nel weekend e dove Giancarlo Garrozzo del centrosinistra è avanti col 30%. Lo segue Edgardo Bandiera del centrodestra al 20%.
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