ROMA – E’ stato Domenico Scilipoti a “suggerire” a Silvio Berlusconi l’idea di un condono tombale. Il premier, secondo voci smentite da palazzo Chigi, sta pensando a un super condono, un “condonone” o “condono tombale” che dir si voglia da infilare nel decreto Sviluppo. Insomma un qualcosa con cui, pagando, si possa sanare qualsiasi posizione fiscale non in regola e così facendo pompare soldi nelle tasche dello Stato. Su questa proposta, che per ora è solo una voce di corridoio smentita da quelle ufficiali, si stanno battagliando maggioranza e opposizione. Ma da dove è venuta l’idea a Berlusconi? La risposta è: Domenico Scilipoti, il “Responsabile”.
Andando a rimestare nemmeno troppo indietro nel tempo si scopre che lo scorso 14 settembre Scilipoti presentò un Ordine del giorno in cui il padre dei “Responsabili” proponeva un condono tombale, sia fiscale che edilizio.
D’altronde sempre lui aveva inviato una lettera al premier e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il 5 settembre chiedendo poteri “eccezionali” al fisco, per riscuotere “entro sei mesi tutti i suoi crediti” sulla scia del “modello anglosassone”, attraverso un “condono tombale” che “estinguerà il contenzioso in atto relativo agli ultimi 5 anni”, legando però il condono “al fatturato o al volume d’affari del contribuente”. Stessa misura per i “piccoli abusi edilizi” realizzati “entro il 31 dicembre 2010 in ampliamento di opere regolarmente assentite”.
Il testo integrale del condono tombale di Scilipoti