Conflitto di attribuzione: Berlusconi ha fretta, ma è una “illusione ottica”

Silvio Berlusconi

ROMA – Silvio Berlusconi, secondo quanto riporta ‘La Repubblica’, ha accolto quasi come un atto dovuto la notizia che Fini non ostacolerà il cammino del suo conflitto di attribuzione per il caso Ruby verso l’Aula. Ora però il Pdl vuole che si faccia in fretta, che l’Aula di Montecitorio discuta e decida in fretta sul conflitto di attribuzione (tra il Tribunale dei Ministri e la Procura di Milan), prima che si apra il processo Ruby. ‘La Repubblica’ dice che la questione potrebbe approdare in Aula già tra quindici giorni, in modo che possa arrivare sui tavoli della Corte prima della fine di marzo.

Ma, come sottolinea Ugo Magri sulla ‘Stampa’, quello del conflitto di attribuzione è solo un’illusione ottica per il premier. Berlusconi, infatti, non può avere la certezza che passi, che serva realmente per “tutelarlo” dal processo Ruby. Magri schematizza il suo ragionamento in punti: “1) Non è detto che la Corte Costituzionale ritenga ammissibile la richiesta eventuale della Camera, in quanto potrebbe pure rigettarla senza prenderla in esame (così ha fatto intendere, salvo rimangiarselo, qualche fonte in alto loco) e la vicenda morirebbe lì; 2) nessuno può giurare che la Consulta, una volta ammesso il conflitto di attribuzione, sposerebbe nel merito le ragioni del premier dichiarando competente il Tribunale dei ministri; 3) non esiste certezza che i giudici milanesi, in pendenza del giudizio davanti alla Corte costituzionale, sospenderebbero il processo immediato su Ruby (potrebbero farlo, volendo, per rispetto della Corte, ma la loro scelta sarebbe discrezionale); 4) se i tre giudici mandassero avanti comunque il processo, la sentenza di primo grado arriverebbe prima che si pronuncino i “vecchioni” della Corte costituzionali, abituati a ponderare con cura le loro decisioni.

Questo significa che c’è la possibilità che, anche se l’Aula sollevasse il conflitto, anche se la Corte Costituzionale lo accettase, Berlusconi potrebbe essere comunque processato per il caso Ruby, almeno in primo grado.

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