Consiglio dei ministri: il comunicato

ROMA, 22 LUG – La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica: Il Consiglio dei Ministri si e' riunito oggi, alle ore 9,45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale, su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro per le riforme per il federalismo, Bossi, che contiene una serie articolata di modifiche dirette a modernizzare la nostra architettura costituzionale. I punti principali della riforma sono i seguenti: oRiduzione del numero dei parlamentari La riforma costituzionale prevede il dimezzamento del numero dei deputati e dei senatori, che comporta istituzioni piu' snelle e riduzione dei costi della politica. Inoltre e' previsto in Costituzione che l'indennita' parlamentare sia commisurata almeno per una parte significativa all'effettiva partecipazione ai lavori. oRiforma del bicameralismo e trasformazione in senso federale del Senato Si riforma il nostro sistema bicamerale paritario e simmetrico trasformando in senso federale il Senato, avviando una forte semplificazione dei procedimenti legislativi e garantendo la pina governabilita' del sistema. L'eta' per potere essere eletti alla Camera e al Senato viene abbassata per ambedue le Camere. oMigliore ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni La riforma punta a fare chiarezza nella ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni in materie molto delicate come l'energia e le infrastrutture strategiche. oProcedimento legislativo piu' veloce, piu' garanzie per Governo e opposizioni Il procedimento legislativo diviene piu' semplice e tempestivo; solo per poche e delicate materie (come la revisione costituzionale) si procedera' con il sistema bicamerale perfetto, mentre negli altri casi la competenza sara' distinta tra i due rami. Il Governo avra' il potere di richiedere la conclusione dell'esame di disegni di legge, presso la Camera dei deputati, entro tempi certi. Spettera' ai Regolamenti parlamentari definire piu' incisivi poteri del Governo in Parlamento e predisporre adeguate garanzie per le opposizioni parlamentari. oPiu' stabilita' di Governo, rafforzamento del Premier La riforma intende garantire una maggiore stabilita' di Governo ed un rafforzamento del Premier, che assumera' la denominazione di Primo Ministro. La legge elettorale per la Camera dei deputati, anche attraverso l'indicazione del candidato Primo Ministro, dovra' garantire la formazione di maggioranze solide; in tal modo, l'individuazione del Primo Ministro e della maggioranza che appoggia il Governo sara' facile ed immediata. Infatti, il Primo Ministro sara' nominato dal Presidente della Repubblica sulla base dei risultati delle elezioni. L'eventuale approvazione della mozione di sfiducia non comporta lo scioglimento necessario della Camera dei deputati. E' possibile che il Presidente della Repubblica, nel rispetto dei risultati delle elezioni, nomini un nuovo Primo Ministro. E' comunque previsto che il Primo Ministro possa chiedere al Presidente della Repubblica lo scioglimento delle Camere. Il Primo Ministro nomina e revoca i Ministri ed i Viceministri. Puo' richiedere al Presidente della Repubblica lo scioglimento della Camera dei deputati. Salde le istituzioni di garanzia. La riforma mantiene ''inalterate'' le istituzioni di garanzia dell'ordinamento costituzionale. Il Presidente della Repubblica rimane il supremo garante dell'equilibrio fra i poteri, intervenendo, in particolare, nella fase di scioglimento delle Camere, di promulgazione delle leggi e di emanazione degli atti aventi valore di legge e dei regolamenti. Anzi, il suo ruolo sara' destinato ad accentuarsi a seguito dell'apertura della rappresentanza parlamentare alle istanze degli enti territoriali. Successivamente, il Sottosegretario Giovanardi ha illustrato la bozza di Piano nazionale di politiche per la famiglia, licenziato dall'Osservatorio sulla famiglia il 23 giugno scorso. La bozza tiene conto delle indicazioni scaturite dall'ampio dibattito sviluppatosi nel corso della Conferenza nazionale della famiglia (Milano, novembre 2010) e del lavoro di impostazione e approfondimento svolto dal Comitato tecnico-scientifico. Il Piano, che costituisce il quadro conoscitivo, promozionale e orientativo degli interventi relativi all'attuazione dei diritti della famiglia, e' stato condiviso dal Consiglio dei Ministri con viva soddisfazione. Ecco i punti salienti del documento: Cittadinanza sociale della famiglia; politiche esplicite sul nucleo familiare; equita' fiscale nei confronti della famiglia, in tal senso il Piano indica un percorso di progressiva introduzione del c.d. ''Fattore Famiglia''; sostegno delle relazioni e della solidarieta' interna;sussidiarieta' e sviluppo del capitale umano e sociale. La proposta oggi illustrata al Consiglio dei Ministri sara' trasmessa alla Conferenza unificata per acquisire l'intesa prima dell'approvazione definitiva.

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