M5s al Quirinale, Di Maio: “10 punti per un governo di maggioranza”. Col Pd o con la Lega “pentita”?

Di Maio M5s al Quirinale
Luigi Di Maio e la delegazione M5s entrano al Quirinale (Foto ANSA)

ROMA – Dopo Lega è la volta di M5s. Luigi Di Maio il 22 agosto ha incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica, il leader dei Cinque Stelle parla delle misure che si vogliono attuare e dei danni che la crisi di governo scatenata dai cittadini sta comportando: “Non è giusto che a pagare siano gli italiani”.

Un programma di 10 punti su cui basare un nuovo governo, con chi vorrà creare una maggioranza, perché “non lasciamo affondare la nave”. Una apertura per l’acerrimo nemico Pd o per la pentita Lega? Questa la domanda che tutti si pongono. Intanto Mattarella si è preso due ore per pensare e la sua dichiarazione è fissata alle 20 di giovedì dal Colle.

Di Maio ha dichiarato: “La crisi di governo ha fatto male a milioni di italiani, basta pensare che a causa della crisi il Consiglio dei ministri non riesce ad approvare leggi che servono a milioni di italiani”.

 Il leader di M5S lancia un allarme: “Qui non si rischia di tornare al 4 marzo ma a una situazione non diversa dalla crisi del 2008. Siamo il primo partito in Parlamento, i cittadini ci hanno eletto per cambiare il Paese non assecondare capricci. Manca solo un voto: il taglio dei parlamentari deve essere priorità in Aula”.

Un programma in 10 punti, quello di M5s, che preferisce una scelta impopolare a “lasciar affondare la nave” che è questo Paese: “Serve “una manovra equa” che preveda “il salario minimo orario, il taglio del cuneo fiscale, la sbrurocratizzazione, il sostegno alle famiglie alle nascite. Gli italiani rischiano di pagare 600 euro in più nel 2020 e dobbiamo impedirlo assolutamente. C’è anche da abbassare le tasse e va fatto”. 

Di Maio ha detto: “I cittadini che ci hanno votato il 4 marzo, l’hanno fatto per cambiare l’Italia non il Movimento e penso anche che il coraggio non è di chi scappa ma chi prova fino in fondo a cambiare le cose, anche sbagliando con sacrificio e provando a fare le cose”. E aggiunge: “Il voto non ci intimorisce affatto ma il voto non può essere la fuga dalle promesse fatte dagli italiani. Abbiamo tante cose da fare”. 

A Mattarella, sottolinea Di Maio, “abbiamo parlato di quelli che secondo noi sono obiettivi prioritari per gli italiani, dieci impegni che secondo noi devono essere portati a compimenti. Occorre un cambio di paradigma sull’ambiente 100 per cento sostenibile, con un new deal, tutti gli investimenti pubblici dovranno avere al centro il cambiamento climatico”.

Tra gli altri punti c’è “la legge sul conflitto e riforma della Rai”, con una televisione che sia sul modello della Bbc. Importante per Di Maio anche il carcere per i grandi evasori e la lotta alle mafie, oltre all’impegno che “deve essere dimezzare i tempi della giustizia riformare il metodo d’elezione dei membri del Csm: massimo 4 anni per avere una sentenza definitiva”. 

E ancora: “Un piano straordinario di investimenti per il Sud anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti”. Poi chiede certezza per i risparmiatori: “Se metto in banca i miei soldi, voglio sapere se vengono investiti in economia reale o sono giocati in Borsa”.

Poi ha concluso: “Sono state avviate tutte le interlocuzioni per avere una maggioranza solida che voglia convergere sui punti indicati. Noi non lasciamo affondare la nave, che a pagare siano gli italiani”

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