Conte minaccia la scissione di M5s, Grillo vuole direttorio poi abbassa i toni: “Non avevi capito…”

Giuseppe Conte minaccia la scissione di M5s, Beppe Grillo forse fiuta che il pericolo concreto e prova ad abbassare i toni. “Non avevi capito, io voglio solo fare il Garante”, il senso del nuovo messaggio dell’ex comico. Che però insiste sulla strada del Direttorio.

Forse però Grillo ha capito che non tutti sono con lui. Alcuni dei big del Movimento non si sono esposti (Fico, Di Maio, solo per fare due nomi). Altri si sono schierati apertamente. Contro. Insieme a Conte.

Per non parlare della Rete. Il Dio Internet che ha consacrato il Movimento. Il terreno su cui la creatura è nata e cresciuta. E che ora sentenzia: Beppe, stavolta hai sbagliato. Chiedi scusa. E via discorrendo. Chi glielo doveva dire a Grillo che il più democristiano dei suoi “figli” avrebbe avuto più seguito di lui tra i pasionari del web?

Non solo, Conte lo ha proprio sfidato apertamente. Ha minacciato di farsi un suo partito (o almeno un suo gruppo). Ha detto che è pronto a pubblicare le sue mail. Insomma, Conte è “cresciuto” e tiene testa al “padre padrone”. Che, come si dice a Roma, è costretto ad “abbozzare”.

M5s: Conte vuole la scissione, Grillo vuole il direttorio

M5s: la scissione ormai è un dato di fatto. Grillo si difende da chi l’accusa di essere il “padre-padrone” del Movimento ma non ha dubbi. L’esperienza Conte è chiusa definitvamente, ora si torna su Rousseau e si vota il direttorio che comporrà la leadership collegiale decisa dagli Stati Generali del Movimento. E anche di corsa: “in 24 ore”. Poi mette in guardia chi si mette di mezzo alla sua volontà, come il reggente Vito Crimi.

Ma anche Conte non pare volersi fare di lato: il suo progetto politico non rimarrà “nel cassetto per la contrarietà di una persona sola” annuncia. Ma la divisione delle strade lascia i parlamentari nel caos più totale. “Stiamo uniti se possiamo e se poi qualcuno vuol fare una scelta diversa la farà in tutta coscienza”, dice Grillo. Che ha messo in conto la nascita di nuovi gruppi parlamentari contiani.

Grillo minaccia Crimi

Più difficile invece la strada per la rifondazione del Movimento con il vecchio armamentario. Grillo ha infatti intimato il “reggente” Vito Crimi ad “autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore” Rousseau ad avviare le procedure per il trattamento dei dati necessari a fare le votazioni. In caso contrario “sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento “.

Grillo e Casaleggio sanno di avere dalla loro la delibera del Garante della Privacy che li autorizza e anche lo Statuto del Movimento. Ma non hanno messo in conto la reazione durissima di Vito Crimi.

Il quale minaccia le dimissioni dal Comitato di Garanzia ed anche la sua permanenza nello stesso movimento. E come lui anche gli altri componenti del comitato, Giancarlo Cancelleri e Roberta Lombardi, minacciano di fare lo stesso.

E se Rousseau è ormai sulla rampa di lancio per predisporsi alla nuova votazione, in Parlamento si susseguono assemblee, alla Camera e in Senato per cercare di trovare una quadra. Perchè ormai pare ovvio che si andrà alla conta. Chi sta con Conte e chi sta con Grillo. Con un occhio a quello che faranno i dirigenti più in vista del Movimento.

Il nuovo video di Grillo che prova a stemperare i toni

“Io ho agito come dovevo agire: con il mio cuore, con la mia anima e con la mia intelligenza. Non sono il padre-padrone del M5s, sono il suo papà” dice Grillo che prova ad abbassare il tono dello scontro con il suo ormai rivale: lo Statuto di Conte “metteva al centro solo lui” e “io ho solo chiesto la garanzia di avere la struttura del garante identica allo statuto che c’è ora. Non ho chiesto altro” torna a ribadire il fondatore.

“Ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo ma non dica falsità sul mio conto” gli ribatte a stretto giro l’ex candidato leader che sfida Grillo sul terreno della trasparenza: “ho agito sempre in trasparenza. Sono pronto a pubblicare lo scambio di mail che ho avuto con Grillo se lui mi autorizza”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

 

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