Conte, quanti ce n’é? Quello di No armi a Kiev, quello dell’io con la Nato…Nell’attesa delle facce di Berlusconi…

Consultazioni al Quirinale, massima concentrazione su Silvio Berlusconi. Farà le facce al fianco e alle spalle di Giorgia Meloni mentre Giorgia parla? Farà scena muta e compunta (dovrebbe ma il pronostico è avverso). Rispetterà l’accordo che sia solo la Meloni a parlare alla stampa e a riferire del colloquio con Mattarella e del processo di formazione del governo? O si inventerà una qualche sua incontinenza più o meno teatrale? Le scommesse sono su un Berlusconi che non si tiene e che, se non le facce, farà le faccette. D’altra parte dopo quello che ha già fatto e detto, sarà arduo per Berlusconi stupire ancora, mantenersi allo standard di performance di se stesso. Nella grottesca (e obbligata, quindi ancora più grottesca) attesa delle facce faccette ridicole di Berlusconi, si è trascurata la performance al Quirinale di Giuseppe Conte.

Mi aspetto un governo atlantista…

Eccolo Giuseppe Conte che, a sferzare l’inaffidabilità verso la Nato e la Ue di Berlusconi aedo di Putin costretto alla guerra dai cattivi di ogni latitudine e paese, declama ai microfoni: “Mi aspetto un governo chiaramente atlantista”. Conte scandisce il concetto ammonitore: vorrei vedere che così non fosse, guai se il governo che si va a formare avesse ambiguità sul con chi stare, dalla parte di chi stare. Chiaro no? Cara Meloni attenta a quel che fai perché dall’opposizione Conte vigila che non sgarri sulle alleanze e collocazione internazionale. Tanto è vero e perché sia chiarissimo, Conte ha detto a Mattarella che ministro degli Esteri non può essere uno/a dello stesso partito di Berlusconi che comprende, tramanda e diffonde pensieri e parole di Putin sulla guerra.

Conte sta con la Nato e la Ue, Meloni stia attenta a garantire altrettanto. Poi qualcuno chiede a Conte delle armi a Kiev. Secco il no all’invio: “Non servono”. Ma la Nato e la Ue che le inviano perché le ritengono necessarie e indispensabili, Conte non stava con la Nato e la Ue? Deve essere che Conte Giuseppe a suo tempo si è abituato al Conte uno e Conte due. Deve avere interpretato la denominazione per numeri dei due successivi governi da lui presieduto come licenza ad essere sempre sia Conte ! che Conte 2. Licenza ad essere carne e pesce, diavolo e acqua santa, statalista e antagonista, con la Nato e anche no, con Kiev ma disarmata. 

In gara con la Gran Bretagna

Gran discutere di Palazzo e redazioni sulla copertina (banale) dell’Economist che suggerisce come la Gran Bretagna si stia italianizzando in peggio. Gran rivendicare da parte italiana di come loro in realtà stiano facendo peggio di noi: l’illusione populista dello splendore e potenza che doveva scaturire dalla Brexit, l’instabilità finanziaria, per non dire del carnevale politico, la gestione allegra della pandemia, il cambio di primo ministro dopo 44 giorni con la Truss mandata via d’urgenza come si fa con una colf che non sa accendere la lavatrice e ha bruciato il divano. Noi invece aspettiamo le facce di Berlusconi e ascoltiamo Conte uno e bino. Grande gara con la Gran Bretagna a chi produce più ridicolo.

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