Conte in Senato, Matteo Renzi: “Noi diversi da voi. Voi ora siete il potere. Trenta chiarisca al Copasir”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2018 - 19:41 OLTRE 6 MESI FA
Conte in Senato, Matteo Renzi: "Noi diversi da voi. Voi ora siete il potere. Trenta chiarisca al Copasir" (foto Ansa)

Conte in Senato, Matteo Renzi: “Noi diversi da voi. Voi ora siete il potere. Trenta chiarisca al Copasir” (foto Ansa)

ROMA – Matteo Renzi [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play], dopo l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha preso la parola in Aula e ha attaccato duramente il Movimento 5 Stelle e la Lega: “Voi non siete il bipolarismo di domani – ha detto Renzi – Voi siete la coalizione di oggi e di domani”.

E ancora: “Lo stato siamo noi?’. Non sono d’accordo con la frase di Di Maio, perché è di Luigi XIV ed è vero che avete fatto la storia almeno 8 volte almeno in 89 giorni ma voi non siete lo Stato, siete il potere, siete l’establishment. E non avete più alibi rispetto a ciò che c’è da fare. Noi non vi faremo sconti”.

“Siamo rimasti sorpresi dal riferimento alle opposizioni – dice ancora Renzi rivolgendosi a Conte – ma la voglio prendere sul serio. Noi non occuperemo mai i banchi del governo, mai la poltrona del presidente del Senato, mai insulteremo i ministri, mai attaccheremo le istituzioni del Paese al grido mafia, mafia, mafia come un gruppo parlamentare nel 2015 a Strasburgo”.

“Come primo atto – continua Renzi – quando saranno costituite le commissioni, convocheremo la ministra della difesa” Elisabetta Trenta “al Copasir per chiarire dei punti che ella conosce

A cosa si riferisce? Lo spiega Alberto Custodero di Repubblica:

Il riferimento riguarda un recente trasferimento del marito all’interno del ministero e anche altri aspetti del suo curriculum: dal corso all’università di Mosca, al fianco di alcuni ideologi del potere putiniano al ruolo della SudgestAid, consorzio creato presso la Link Campus University per il reclutamento di contractor. Non solo. Oltre a quello della neoministra, era previsto l’insegnamento di Ivan Timofeev, figura chiave del Russiagate: l’Fbi ritiene che sia stato il primo a proporre agli uomini di Trump le mail trafugate a Hillary Clinton.

Mario Monti invece ha ricordato i meriti del suo Governo. “Un governo è efficace – ha dichiarato l’ex premier – se chi lo guida è il presidente del Consiglio – ha proseguito Monti – e se questi esercita pienamente i suoi poteri e responsabilità e sono certo che il governo otterrebbe credito maggiore e consenso maggiore se iniziasse la sua vita con un atto di modestia e realismo: non il premier ma l’intero vostro governo nascerebbe oggi come governo dimezzato se altre forze politiche non avessero dato in un momento difficilissimo per il Paese prova di grande responsabilità: qualunque cosa possiate pensare di FI, Pd e l’allora Terzo polo e Fratelli d’Italia almeno nella fase iniziale, da novembre 2011 per oltre un anno hanno sostenuto provvedimenti impopolari e ciò ha consentito di portare l’Italia fuori da una spaventosa crisi finanziaria e portarla a una ancor troppo lenta ripresa”.
“Voi colleghi della Lega e M5s – ha proseguito Monti – come Lega esercitavate coerente e bruciante opposizione in parlamento e nel Paese, e il M5s nei siti diffondeva in modo molto cinico spesso in totale contrasto con la realtà fattuale tesi che non andavano certo nella direzione degli sforzi che l’allora Parlamento incoraggiò”. “Voi – ha concluso Monti – avreste oggi la Troika, sareste un governo dimezzato perché sareste ridotti a agenti di un governo semi-coloniale: la Troika è una realtà disgustosa a mio parere, e abbiamo fatto di tutto per risparmiare all’Italia questa dimostrazione di scarsa dignità”.
Ironico Ignazio La Russa, di FdI (ex alleati in campagna elettorale di Salvini nella coalizione di centrodestra Fi-FdI-Lega): “Non ho capito cosa vuol dire dare la Daspo ai corrotti: io sono perché i corrotti vadano in galera. Non votiamo la fiducia perché non possiamo fidarci solo degli annunci”. “Nel suo discorso, presidente Conte – ha attaccato La Russa – ho sentito cinque volte la parola ‘Paese’ ma mai la parola ‘patria’ e in questo ricorda molto i suoi predecessori, Renzi e Gentiloni, altro che cambiamento”. “Noi non facciamo parte di questa maggioranza e non daremo la fiducia a questo Governo, ma ci riteniamo un partito di patrioti, che antepone l’interesse nazionale. Noi guarderemo ai fatti e non agli annunci”. “Non dovete essere supini ai diktat dell’Europa – sottolinea -. Lei ha detto ‘sì’ alla Nato, ma anche alla Russia. Ha detto ‘sì’ alla flat tax ma anche al suo opposto. Il suo discorso è pieno di ‘ma anche’, lei presidente ha cercato di barcamenarsi tra due diverse sponde. Noi valuteremo volta per volta”.
“Sono molto preoccupato – dice invece Renato Brunetta per Forza Italia – Ho sentito un discorso pieno di retorica e di luoghi comuni. Ma ho sentito anche molte cose preoccupanti: giustizialismo, fondamentalismo, autoritarismo, pauperismo, più pene per tutti, più carceri. Non ho sentito alcuno spirito liberale”. E ancora: “Questa maggioranza di governo non è espressione del voto del popolo sovrano. Questa è una maggioranza anomala, mostruosa”.