Conte, strada sbarrata da Calenda e rinuncia alla candidatura in alleanza con il Pd

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2021 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Conte, strada sbarrata da Calenda e rinuncia alla candidatura in alleanza con il Pd

Conte, strada sbarrata da Calenda e rinuncia alla candidatura in alleanza con il Pd FOTO ANSA

Giuseppe Conte fa un nuovo passo indietro e ancora una volta rinuncia a correre per un seggio in Parlamento, come candidato dell’alleanza di centrosinistra. Lo fa dopo 24 ore di incertezza e violenti attacchi arrivati da Matteo Renzi e Carlo Calenda. Il leader di Azione è arrivato addirittura a prospettare una sua candidatura pur di contrastare quella del leader M5s: “Farò di tutto. Anche arrivare all’impegno personale, se sarà necessario, affinché quel seggio non vada ai cinque stelle, che hanno devastato Roma”. 

La rinuncia di Conte

Il presidente del M5s quindi fa un passo indietro: confessa di averci pensato seriamente, questa volta, alla candidatura. Ma poi getta la spugna: “Ringrazio Letta per la disponibilità e la lealtà nella proposta. Ma dopo un supplemento di riflessione ho capito che in questa fase ho ancora molto da fare per il M5s. Non mi è possibile dedicarmi ad altro”.

Credeva Conte che l’allargamento della catena di comando che sta avviando in questi giorni con l’affiancamento al Consiglio Nazionale dei Comitati di settore, avrebbe potuto alleggerire il suo compito. Per questo ha indetto per giovedì e venerdì il voto degli iscritti per questi nuovi organismi per i quali ha chiamato a dirigerli o a farne parte quasi tutto il “gotha” 5 stelle.

Conte e il Parlamento

Ma è noto che il Presidente del Movimento stenta a radicarsi nel gruppo parlamentare e tutte le vicende interne dell’ultimo periodo lo confermano. Alla Camera, come pure al Senato, Conte non è riuscito ad imporre un suo candidato al direttivo. Ora la corsa del capogruppo uscente di Montecitorio, Davide Crippa, esponente di quella parte del Movimento legata a Beppe Grillo, ne è una conferma. Anche se Crippa, così come nel caso di Mariolina Castellone al Senato, si è candidato con un gruppo eterogeneo con il tentativo di ricompattare i gruppi. Ma il passo indietro fatto all’ultimo momento da Angelo Tofalo per il direttivo, racconta la stessa storia.