Corallo (Pd) cerca lavoro: “Se parliamo di speranza e futuro ai disoccupati e sfuttati questi ci prendono a testate”

Francesco Corallo (foto Facebook)

ROMA – Dario Corallo, il giovane esponente del partito Democratico che si candidò nella prima fase delle primarie Pd, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Queste le sue parole sulla denatalità in Italia e la disoccupazione giovanile: “Essendo disoccupato in cerca di lavoro, saltando da un colloquio all’altro, è difficile pensare di mettere su famiglia –ha affermato Corallo -. E’ inutile continuare a blaterare di futuro e speranza, quando poi quello che manca è la minima tutela della dignità della persona. Io sto facendo dei colloqui di lavoro e la metà sono truffe, gente che ti insegna come truffare le vecchiette porta a porta. Oppure capita di essere trattato come se stessi chiedendo l’elemosina, ti offrono contratti di un mese e ti dicono che un mese di lavoro è comunque un tassello nella carriera. Il problema è antico. La massa enorme di disoccupati e di persone che fanno lavori saltuari è talmente grande che la contrattazione per il lavoratore va a ribasso. A quelli del mio partito basterebbe mettersi nei panni di questi giovani per capire se a questi gli vai a parlare di lavoro, di mettere su famiglia, se ti danno una testata non ti devi stupire”.

Sul movimento delle sardine: “Ci sono pezzi del Pd che scendono in piazza con le sardine, cioè si va in piazza per manifestare mentre si è al Governo. Le sardine giustamente scendono in piazza e dicono: noi siamo qui, c’è voglia di ritornare nei luoghi della sinistra. Prima che questo movimento delle sardine si estingua come tutti i movimenti di questo genere che abbiamo visto in passato, cerchiamo di veicolarlo verso dei temi. Adesso succederà che verranno lanciate le sardine in tutte le città d’Italia e questa bulimia di sardine porterà ad un indebolimento di quel movimento. A Bologna si vota, ma a Perugia si è appena votato e la Lega ha stravinto, quindi di che stiamo parlando?”

Prosegue Corallo: “Il Pd decide di cavalcare questa cosa, perché magari torna utile a quel dirigente, a quel capetto far vedere che è vicino al movimento. Io dico alle sardine: state attenti a non farvi fagocitare”.  L’unica arma che hanno i dirigenti della sinistra quando vedono qualcosa di nuovo è puntare a dissolverlo. La grinta e l’entusiasmo li trovi nel momento in cui sai cosa dire, il centrosinistra invece ha deciso di rappresentare una parte della società: la medio-alta borghesia. Tutto ciò che sta fuori da quel campo, non è più considerato un interlocutore, perché è una condizione che i dirigenti non vedono e non vivono”.

Fonte: Radio Cusano 

 

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