Coronavirus, Borghi (Lega): "Il lavoro viene prima della salute" Coronavirus, Borghi (Lega): "Il lavoro viene prima della salute"

Coronavirus, Borghi (Lega): “In costituzione il lavoro viene prima della salute”

“In costituzione il lavoro viene prima della salute”. Claudio Borghi della Lega attacca il Governo dopo le comunicazioni del premier Conte sulla situazione della pandemia da coronavirus.

“Signor Presidente – le parole di Borghi dopo le parole del premier sulla situazione della pandemia da coronavirus in Italia – lei ha detto che il diritto alla salute è preliminare.

Come si permette di fare una scaletta dei valori costituzionali?

Se guardiamo gli articoli semmai è al 32imo posto, il diritto al lavoro invece è al quarto.

E l’ articolo 1 dice che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sui Dpcm. Riportiamo tutto all’ordine costituzionale perché la situazione è grave”.

Queste le parole di Claudio Borghi (Lega) durante la discussione generale dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera sull’epidemia da coronavirus.

“La decisione – ha proseguito – non può essere lasciata alle regioni. Perché l’assetto economico è grave e se il Governatore non ha in mano le risorse per risarcire lavoratori e imprese come fa a prendere le decisioni? Allora dategli i soldi per i ristori, non è che poi arriva lei come babbo Natale con i ristori.

Anche perché le risorse finora messe in campo, 5 miliardi, sono irrisorie. Non è nemmeno l’inizio di quello che ci vuole per indennizzare la gente”.

Borghi ha poi indicato la strada per un confronto tra governo e opposizione:

“Il Cts informi in tempo reale le Commissioni di Camera e Senato.

Poi lei la smette con i Dpcm e ogni settimana si prende una risoluzione in cui la maggioranza vota e l’opposizione magari vota oppure no, e poi lei fa un decreto legge.

Questa è la normale procedura costituzionale, non c’è il tavolo o cabina di regia nella Costituzione”. (Fonte: Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).

 

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