ROMA – Inizia la Fase 2.
Il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, ha annunciato i prossimi step per far ripartire il paese a partire dal prossimo 4 maggio.
Prima di tutto il premier ha ricordato l’importanza del distanziamento sociale.
“Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi.
Non bisogna mai avvicinarsi, al distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”.
“Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia.
Se ami l’Italia mantieni le distanze”.
Capitolo mascherine.
“Il prezzo sarà calmierato. Sarà di 50 centesimi. L’Iva sarà tolta con il prossimo decreto”.
Capitolo Recovery Fund.
“Il Recovery Fund è un passo avanti, il traguardo è tradurre questo principio in termini di lavoro tecnico, offrendo subito questo strumento” ed “evitando che crei ulteriore debito per chi, come l’Italia ha un debito alto”.
Bonus 600 euro.
“Sono allo studio interventi sulle imprese.
L’Italia non riparte se non ripartono l’imprese.
Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico.
Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”.
Poi le scuse: “Mi scuso dei ritardi su Cig e Bonus, ma c’è stato un’enorme mole di lavoro”.
Fase 2 e restrizioni.
Sì visite mirate ai familiari. No allo spostamento tra le Regioni se non per motivi di lavoro.
“Consentiamo – dice Conte – il rientro nel proprio domicilio o residenza. Anche tra Regioni diverse”.
E ancora: “Consentiamo l’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza”.
Resta l’autocertificazione.
“Si conserverà il regime dell’autocertificazione – spiega Conte – In questo provvedimento non possiamo permetterci un libera tutti”.
Funerali.
“Apertura – dice Conte – per le cerimonie funebri sino a un massimo di 15 persone. Con mascherine e distanze”.
Bar e ristoranti.
“Consentiamo dal 4 maggio una maggiore attività: bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione con asporto ma che nessuno pensi che ci possano essere assembramenti.
Il cibo non si consumerà davanti al posto di ristoro”.
Riapertura delle aziende e protocollo di sicurezza.
“La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza.
Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”.
Le Regioni e la curva dei contagi.
“Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”.
Le date:
il 18 maggio riapriranno i negozi di commercio al dettaglio, i musei, le mostre, le biblioteche e riprenderanno anche gli allenamenti delle squadre;
il 1 giugno bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici.
Capitolo calcio.
“Non è stata ancora decisa la ripresa del campionato di calcio”. (Fonte: Facebook, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).