BARI – “Ore 2.31, ho firmato l’ordinanza per obbligare alla quarantena chi arriva in Puglia”. Lo scrive di notte su Facebook il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano subito dopo la firma del decreto che chiude di fatto la Lombardia e altre 14 province per l’emergenza coronavirus. E dopo la presa d’assalto delle stazioni a Milano da parte di centinaia di persone in fuga dalla zona rossa.
In caso di trasgressioni, l’ordinanza implica l’applicazione dell’articolo 650 del Codice penale secondo il quale, per la “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”, è previsto l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro, salvo che il fatto costituisca più grave reato.
“Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti – implora Emiliano – Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del governo”.
“State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Ma avete preso una decisione sbagliata – sottolinea Emiliano – Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro. So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi”, conclude il governatore.
Solamente nella giornata di sabato in Puglia sono stati eseguiti 92 tamponi per l’infezione da Coronavirus e 15 sono risultati positivi. Quindi sale a 39 il numero totale di casi in Regione.
I nuovi 15 casi sono così distribuiti: sette in provincia di Foggia, compreso quello dell’uomo deceduto a Cerignola, tre in provincia di Lecce, tre nel Brindisino, uno a Bari e uno nella Bat. Tutti i test positivi verranno inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione rispettivamente delle Asl di Foggia, BAT, Lecce e Bari hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Coronavirus, in Puglia stazioni e aeroporti presidiati
Domenica mattina le stazioni ferroviarie, degli autobus e aeroporti sono sotto stretta osservazione in Puglia, dopo l’ordinanza con cui il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha disposto la segnalazione da parte dei cittadini provenienti dalla Lombardia e dalle province dichiarate “zona rossa” con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Al momento non si è verificato il temuto assalto da parte di pugliesi di rientro dalle zone interdette ma poche decine di persone sono scese dai treni provenienti da Milano, che stamattina sono arrivati a Bari e Lecce. Nelle stazioni sono stati diramati audiomessaggi, che ricordano ai passeggeri provenienti dal Nord Italia che “hanno l’obbligo di comunicare il proprio arrivo al medico di base o al presidio sanitario locale di competenza, per quanto stabilito dall’ordinanza emanata dal presidente della regione Puglia”. Inoltre viene ricordato che “i passeggeri provenienti dalle zone rosse devono recarsi presso l’ufficio di polizia per questionario”.
Fonti: Ansa, Adnkronos