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Coronavirus, governatori Lega: “Isolamento per bimbi dalla Cina”. Iss: “Misure adottate li tutelano già”

di Redazione Blitz |4 Febbraio 2020 8:27

Coronavirus, Lega chiede isolamento bimbi cinesi a scuola...di ritorno dalla Cina coi voli sospesi? (Foto combo ANSA)

Coronavirus, Lega chiede isolamento bimbi cinesi a scuola…di ritorno dalla Cina coi voli sospesi? (Foto combo ANSA)

VENEZIA – Isolamento per i bambini cinesi che frequentano le scuole di almeno due settimane se ritornano dalla Cina. Questa la richiesta che i governatori leghisti di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia hanno avanzato in una lettera comune al ministro della Sanità Roberto Speranza.

Una lettera che non è stata firmata solo dalla provincia autonoma di Bolzano e dal Trentino Alto Adige e che presenta un paradosso: si vogliono lasciare a casa i bimbi che tornano dalla Cina, quando il governo italiano ha già disposto la cancellazione dei voli dalla Cina e messo in atto adeguate misure di sicurezza.

Una mossa, quella dei governatori leghisti, che suona quasi un enfatizzare la psicosi dilagante da contagi che si sta sperimentando nelle città italiane, complice anche il clima teso dalle fake news dilaganti e dalla disinformazione sulla diffusione del Coronavirus.

In un comunicato stampa diramato il 3 febbraio, l’Istituto superiore di Sanità ha ricordato che le misure per la tutela sia dei bimbi che della popolazione dall’infezione sono state già adottate in ampia misura: “Tutte le persone che rientrano dalla Cina se manifestano sintomi delle alte vie respiratorie o se sono state in contatto con portatore di coronavirus negli ultimi 14 giorni sono soggette a controllo sanitario così come i loro contatti”.

Anche l’associazione italiana Presidi ha chiesto che le scuole si attengano alla circola del Ministero: “Se si hanno argomento scientifici si dicano, altrimenti rispettiamo la scienza”.  

Coronavirus, Lega al Nord chiede di isolare i bimbi cinesi

I governatori guidati dal leghista Luca Zaia hanno dichiarato: “Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, ne’ tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”.

Maurizio Fugatti, presidente della provincia autonoma di Trento, però sottolinea: “Su Coronavirus ci facciamo carico delle preoccupazioni dei genitori che rivolgono alla scuola ed alle istituzioni legittime domande. Premesso che non c’è nessuna volontà di contrapporci politicamente con l’azione del Governo, con il quale stiamo anzi intensamente collaborando (e ringrazio il ministro Speranza per quanto sta facendo in questa fase), preciso che stiamo parlando solo dei casi che riguardano soggetti rientrati dalla Cina”.

Fugatti ha poi aggiunto: “Non si tratta pertanto di procedure discriminanti che indistintamente colpiscono tutti, ma di proseguire quell’approccio prudenziale e non allarmistico che abbiamo adottato, con grande collaborazione anche da parte dell’ Associazione cinesi in Trentino, fin dall’inizio del nostro coinvolgimento come enti territoriali nella gestione di questo difficile problema”.

Coronavirus, Zingaretti: “Isolamento dei bimbi? I voli dalla Cina sono sospesi…”

A ricordare che le misure di sicurezza sono già state prese è stato anche Nicola Zingaretti, segretario Pd e governatore della Regione Lazio: “In questi casi bisogna sentire e affidarsi alla scienza e la scienza ha dato delle indicazioni al Governo, che ha preso una posizione ancora più radicale: ha sospeso i voli dalla Cina all’Italia quindi non so come i bambini possano arrivare…”.  

Trento e Bolzano non firmano la lettera della Lega

Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano e presidente di turno della Regione Trentino-Alto Adige, non ha firmato la lettera dei governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia che hanno chiesto che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole.  

Istituto superiore di Sanità: “Le misure adottate tutelano già bimbi e popolazione”

In un comunicato diramato nel tardo pomeriggio del 3 febbraio, l’Istituto superiore di Sanità (Iss) ricorda che l’Italia al momento è tra i Paesi che hanno adottato “le misure più ampie ed articolate per il controllo della diffusione dell’infezione nell’intera popolazione e altri paesi europei non hanno adottato misure specifiche per la popolazione scolastica”.

La principale via di trasmissione sono tosse e starnuti tra persone che accusano già i sintomi: “La situazione epidemiologica italiana mostra allo stato attuale 2 casi confermati in turisti provenienti dalla Cina e 25 casi nei paesi Europei. In Italia i casi confermati sono stati prontamente individuati e gestiti secondo le raccomandazioni internazionali e tutto il SSN gestisce prontamente i sospetti”.

Inoltre, “tutte le persone che rientrano dalla Cina se manifestano sintomi delle alte vie respiratorie o se sono state in contatto con portatore di coronavirus negli ultimi 14 giorni sono soggette a controllo sanitario così come i loro contatti. Infine giova ricordare che la situazione è in evoluzione, è continuamente monitorata e in caso di nuovi elementi il sistema è pronto ad adottare immediatamente gli ulteriori provvedimenti che si rendessero necessari”.

Associazione Presidi: “Attenersi alla circolare del Ministero e alla scienza”

Il Presidente dell’Associazione nazionale presidi dopo la richiesta di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia ha dichiarato: “Credo che sia corretto attenersi alla circolare del Ministero della Salute perché frutto di considerazioni di natura scientifica. Se qualcuno ha da proporre altri argomenti scientifici lo faccia pure così se ne potrà dibattere pubblicamente. D’altronde, il livello scientifico delle nostre strutture sanitarie e di ricerca è molto alto, come dimostra il tempestivo isolamento del coronavirus presso lo Spallanzani, e merita rispetto e fiducia nell’interesse della nazione”.

Di Maio (Italia Viva): “Ripugnanti speculazioni politiche sulla preoccupazione delle persone”

A replicare alla richiesta, che esula dalle misure di sicurezza già prese dal governo e dalle autorità sanitarie, sono le altre forze politiche. Tra questi Marco Di Maio, deputato di Italia Viva, che scrive: “Trovo ripugnante che si facciano speculazioni politiche sfruttando le legittime preoccupazioni delle persone. Chi ha ruoli istituzionali dovrebbe contribuire, più di tutti gli altri, ad abbassare il livello d’allarme e non ad alzarlo fino a questi livelli di discriminazione”.

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