Coronavirus in Lombardia, Attilio Fontana nomina Guido Bertolaso consulente

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Marzo 2020 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus in Lombardia, Attilio Fontana nomina Guido Bertolaso consulente

Coronavirus in Lombardia, Attilio Fontana nomina Guido Bertolaso (nella foto Ansa) consulente

MILANO –  E’ un’escalation quotidiana quella dei numeri dei morti per coronavirus in Lombardia, arrivati sabato 14 marzo a 966, 76 in più rispetto a venerdì, un numero triplicato nel giro di cinque giorni. Una crescita costante di contagi e decessi, per utilizzare le parole dell’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, che non riguarda solo gli anziani. Tanto che la Regione ha fatto una scelta drastica: ha convocato Guido Bertolaso come “consulente” del governatore Attilio Fontana per la realizzazione dell’ospedale Covid alla Fiera di Milano.

“Come potevo non aderire alle richieste del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il Covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio Paese?”, ha detto Bertolaso aggiungendo: “Se ho aperto l’ospedale Spallanzani vent’anni fa ed ho lavorato in Sierra Leone durante la micidiale epidemia di ebola forse qualcosa di utile con il mio team spero di riuscire a farlo”.

Uno schiaffo al premier Giuseppe Conte e al capo della Protezione civile e commissario all’emergenza coronavirus Angelo Borrelli, che si aggiunge ad un altro scontro tra Lombardia e Protezione civile. Ad innescarla l’invio di 200mila mascherine “non idonee” e senza la certificazione Ce.

“A noi servono mascherine del tipo fpp2 o fpp3 o quelle chirurgiche – ha spiegato Gallera – e invece ci hanno mandato un fazzoletto, un foglio di carta igienica, di Scottex”. Pronta la replica del ministro Francesco Boccia: “Abbiamo mandato 550mila mascherine, altro che carta igienica”.

E anche se il presidente della Regione Fontana ha insistito nel dire che non c’è alcun intento polemico, sul fondo dello scontro rimane proprio il tema dell’apertura di un ospedale con 500 posti di terapia intensiva nei padiglioni della Fiera di Milano perché la Protezione civile (ma nemmeno altri al momento) non si è detta in grado di fornire le attrezzature e il personale. (Fonte: Ansa)