Coronavirus, nuovo Dpcm: sul tavolo coprifuoco e stop a palestre piscine Coronavirus, nuovo Dpcm: sul tavolo coprifuoco e stop a palestre piscine

Coronavirus, nuovo Dpcm: sul tavolo coprifuoco e stop a palestre e piscine

Coronavirus, c’è grande attesa per il nuovo Dpcm: i temi più caldi sono il coprifuoco e lo stop a piscine e palestre (considerate attività a forte rischio contagio).

Nella giornata di ieri è stato raggiunto un picco di oltre diecimila contagi da coronavirus in un solo giorno, per questo motivo il tema di un nuovo Dpcm, che vada a sostituire quello emanato quattro giorni fa, è più che attuale.

E’ vero che c’è stato un decremento dei morti nel giro delle ultime 24 ore, e che la situazione da questo punto di vista non è grave come quella dello scorso marzo, ma c’è comunque bisogno di frenare la curva pandemica.

Sul tavolo delle trattative ci sono alcuni temi caldi: il coprifuoco (da che ora in poi?) ed il possibile stop a palestre e piscine, abbiamo frequentatissimi e ad alto rischio contagio.

Partiamo dal coprifuoco. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera,  non ci sarebbe l’accordo sull’orario. 

In Francia i cittadini sono obbligati a restare chiusi in casa dalle 21 alle prime luci dell’alba mentre in Italia questo divieto potrebbe scattare alle 22 (anche se si parla anche delle 24 per limitare i danni dal punto di vista economico). 

Come ribadito un po’ da tutti, l’ipotesi lockdown non è in discussione ma si cerca comunque di trovare un accordo su restrizioni che possano frenare la nuova ondata di contagi.

A rischio centri sportivi, parrucchieri e centri estetici.

Infatti sono entrati nel mirino del governo i luoghi dove viene svolta attività fisica amatoriale ed agonistica.

L’idea sarebbe quella di impedire gli sport all’aperto tra amici (calcetto, partite di basket e tutte le altre discipline dove è previsto un contatto fisico). 

Allo stesso tempo si stanno valutando restrizioni anche sugli sport agonistici ma dilettantistici.

Infatti appare impossibile fermare di nuovo i professionisti dello sport, a partire proprio dal calcio, ma si potrebbero fermare gli sport dilettantistici per un determinato intervallo di tempo.

Questo provvedimento potrebbe essere strettamente correlato al tema della scuola. Infatti chiuse queste attività sportive, potrebbe essere focalizzata la massima attenzione sull’attività scolastica.

Come spiega il Corriere della Sera, si sta pensando ad uno scaglionamento degli orari di ingresso consigliato dal Cts e rilanciato dal presidente Anci Antonio Decaro, per diminuire l’affollamento sugli autobus.

L’urgenza è evitare assembramenti e il M5S chiede che sia il governo a decidere se diminuire o no la capienza dei mezzi al 50 per cento.

Passando invece alle attività commerciali, potrebbe esserci una serrata sulle attività non ritenute essenziali. Restrizioni che ovviamente non riguarderebbero né i supermercati, né le farmacie, né i negozi che svolgono attività essenziali. 

Potrebbero esserci serie restrizioni per parrucchieri, centri estetici e cinema, ritenuti luoghi a forte rischio contagio.

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