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Coronavirus, l’ex sceriffo di Treviso Gentilini: “Con Mussolini tutto sarebbe stato gestito meglio”

ROMA – L’ex sindaco sceriffo di Treviso Giancarlo Gentilini, intervistato a La Zanzara, non ha dubbi:

“Se la fosse stata gestita da Mussolini, le cose sarebbero andate meglio? Certo. Ricordati che il suo motto era: mens sana in corpore sano. Hai visto che strutture la gioventù italiana del littorio, il mare, i monti. La sanità di adesso non è più quella di allora. Cosa dicevano i romani, puttana eva? Primum vivere, poi filosofare. Mentre adesso ci siamo ridotti a non avere neppure una mascherina in deposito”.

Dunque il fascismo avrebbe gestito meglio la situazione?

“Sì, perché durante il periodo fascista la cura principale era l’uomo. Ci sarebbe stata la previsione del futuro, qui nessuno lo ha previsto”.

“Mi sembra – dice ancora – di essere tornato in guerra quando c’era il coprifuoco, ma è molto peggio perché una volta finito il coprifuoco allora si tornava a vivere. Qui invece no, è peggio della guerra. E’ qualcosa di subdolo”.

Cosa fai durante il giorno?

“Esco da casa per andare a prendere il giornale, e vado a prendere qualche lettera in Comune. Per me è peggio di una galera, sono abituato al contatto con la gente, a vivere in mezzo al mio popolo. Sono molto anziano, ma ho sempre la carica vitale di un balilla”.

E se la situazione peggiora?

“Se crolla tutto i gerarchi nazisti cosa avevano nel taschino? La pasticca di cianuro. Se dovesse andare peggio e l’epidemia dilaga meglio il cianuro. Se sparisce il genere umano e sopravvivo cosa fai? Meglio il cianuro”.

Fonte: La Zanzara.

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