Coronavirus Veneto, Zaia: "Tampone obbligatorio a badanti in rientro da extra Ue" Coronavirus Veneto, Zaia: "Tampone obbligatorio a badanti in rientro da extra Ue"

Coronavirus Veneto, Zaia: “Tampone obbligatorio per badanti in rientro da extra Ue”

Test obbligatori e gratuiti per le badanti che tornano in Italia dai paesi extra europei. Lo ha annunciato il governatore del Veneto Luca Zaia dopo il caso di una badante moldava risultata positiva al Covid.

Ai lavoratori che riprenderanno servizio presso le famiglie in Veneto sarà quindi richiesto il tampone. Per usufruire del servizio bisognerà rivolgersi al sistema sanitario regionale, a partire dai medici di base.

“E’ una maniera per proteggere gli anziani e i loro familiari”, ha detto Zaia, spiegando che “i tamponi verranno fatti in tempo reale”.

Il rientro dai paesi extra Ue è previsto dal 1 luglio. (Fonte: Ansa).

Coronavirus, i dati del Veneto

Nel consueto punto stampa sull’emergenza sanitaria, Zaia ha poi fornito i dati aggiornati rispetto alla diffusione del coronavirus in regione.

“Sono 950.621 i tamponi, 711 le persone in isolamento (dato invariato), 19.278 i positivi (più 3), 187 i ricoverati, di cui 17 per coronavirus, 11 le terapie intensive di cui una per coronavirus, 2008 i decessi (+1), i dimessi sono 3.584 e 82 i nati”.

“In Veneto attualmente ci sono 22 focolai” e “non è vero che sono aumentati”. Si tratta di “13 focolai privati e nove in strutture per anziani”, ha precisato il governatore.

Riguardo al focolaio di Feltre all’Eurobrico, ci sono “sei positivi e delle altre 59 persone testate risulta negatività”. “Contiamo di riaprire l’Eurobrico” ha spiegato Zaia.

Veneto, un weekend di spiagge affollate

C’è stato un weekend di “spiagge affollate e abbiamo ricevuto un sacco di segnalazioni”, ciò significa che c’è una “maggioranza dei cittadini che ci chiede il rispetto delle regole. Siamo fortemente preoccupati” ha detto Zaia.

Premettendo che è vero che i “virologi ci dicono che il virus ha diminuito la virulenza”, il presidente della Regione si è rivolto ai veneti: “Attenzione che trasferiamo la responsabilità dall’istituzione pubblica a noi, siamo artefici del nostro futuro”.

E ha sottolineato che se non si porta la mascherina in luoghi chiusi “mettiamo a repentaglio un grande lavoro: invito a restare nei binari del sostenibile. Ci sono pochissime regole: portare le mascherine in luoghi di assembramento e nei luoghi chiusi, il distanziamento sociale. La preghiera ai cittadini è di metterci impegno”.

Zaia, attacco a Conte sul Mes

A una domanda sul Mes, il governatore ha risposto che “nel governo non sono in grado di decidere. Una parte della maggioranza non vuole il Mes, una discussione parlamentare sarebbe più utile anche per capire bene cosa viene contestato”.

Il presidente del Veneto ha infatti spiegato che “i cittadini devono sapere che la scelta di aderire al Mes spetta esclusivamente al governo italiano, premesso ciò, dovrebbero essere 42 mld e dovrebbero essere prestati con il vincolo dell’investimento nel comparto sanitario, ma a 360 gradi visto che si parla di strutture territoriali e sarebbe bene che prima di aderire il governo spiegasse bene cosa vuole farne” delle risorse.

Zaia ha parlato anche delle scuole. “Trovo scandaloso che ci sia una forza, il M5S, che obietti il finanziamento alle scuole paritarie” ha scandito.

Sul tema, ha rimarcato, “l’inadempiente è il governo che non garantisce i servizi ai propri cittadini. L’Italia è inadempiente in Veneto visto che non abbiamo scuole per 80mila bimbi tanto che i privati hanno dato 1.112 scuole. Invito il governo a stanziare subito le risorse”. 

 

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