Al presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva spetta sì l’ultima parola sull’estradizione di Cesare Battisti, ma la decisione dovrà basarsi sul trattato firmato da Italia e Brasile nel 1989. A porre limiti all’autorità presidenziale in tema di estradizione è il Supremo Tribunal Federal, il corrispondente della nostra Corte Costituzionale, che così precisa oggi, 17 dicembre, la sentenza già emessa il 18 novembre, favorevole alla restituzione all’Italia del detenuto. Determinante, a quanto si legge sulla stampa carioca, è stata la questione sollevata dal governo italiano «in merito al voto espresso da uno dei magistrati, Eros Grau». Quest’ultimo, già il mese scorso, aveva obiettato che il potere di Lula su questo caso non era illimitato ma deve basarsi sul dettato del trattato d’estradizione dell’89.
Regionali Lazio, parla la neo candidata Polverini: “Grazie a Fini e Berlusconi”
Dopo essersi abbandonata ad un pianto liberatorio, la Polverini ha voluto sdrammatizzare con una battuta: «La prima protesta la voglio dall'Ugl», ha scherzato.