Cortei Roma, Tar: “Alemanno ha travalicato i limiti”

ROMA, 14 FEB – Nel prevedere le limitazioni per i cortei nel centro storico di Roma, il sindaco Gianni Alemanno, in qualita’ di Commissario delegato per lo stato di emergenza nel settore del traffico e della mobilita’ ha ”travalicato i limiti assegnati dalla delega” della Presidenza del consiglio dei ministri, per cui le ordinanze oggi annullate ”sono state emesse in carenza del relativo potere”. E’ uno dei motivi alla base della decisione del Tar del Lazio che ha annullato le ordinanze sulle limitazioni ai cortei.

Per i giudici amministrativi le ordinanze impugnate ”violano l’art. 17, comma 3, della Costituzione, che dispone che delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorita’, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumita’ pubblica”.

Per i giudici del Tar, ”il contenuto delle ordinanze impugnate – si legge nelle sentenze – si presenta eterogeneo rispetto alle finalita’ per le quali lo stato di emergenza e’ stato dichiarato e per le quali i poteri straordinari sono stati attribuiti”.

Essendo, infatti, le funzioni attribuite al Commissario delegato ”analiticamente indicate” nell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri, ”tra queste non puo’ certo ricomprendersi l’attribuzione di poteri volti a regolamentare ed a limitare le modalita’ di svolgimento delle riunioni in un luogo pubblico, attraverso un contingentamento dei cortei e l’obbligo di tenere manifestazioni in forme statiche”. Non solo; secondo il Tar ”un limite alla liberta’ di corteo, costituzionalmente garantita, potrebbe essere introdotto solo a salvaguardia, volta per volta, di un interesse di pari rilievo costituzionale”.

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