Cossiga: “Berlusconi si è servito di 007 stranieri? Anch’io li ho usati durante sequestro Moro”

Pubblicato il 7 Ottobre 2009 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA

Cossiga con l'agente "Betulla"

Francesco Cossiga non sarebbe «meravigliato» dalla notizia, pur smentita dal presidente del Consiglio, che Silvio Berlusconi possa essersi avvalso di Servizi segreti stranieri.

L’ex Capo dello Stato prende lo spunta dal quesito posto dal senatore Luigi Zanda a Berlusconi parlando tra l’altro anche del caso Moro.

«Durante il sequestro di Aldo Moro e più in generale nella lotta contro il terrorismo rosso e nero, interno, estero e internazionale – afferma in una dichiarazione – cercai di avvalermi della collaborazione non solo dei servizi americani, che l’amministrazione democratica di Carter rifiutò, e non solo dei servizi britannici, francesi e tedesco-occidentali, ma anche della Spagna (su cui gravava ancora l’embargo della Comunità Europea), della Repubblica popolare jugoslava di Tito e perfino dei servizi non solo dell’Olp ma anche del Flp, organizzazione considerata come terroristica dalla Comunità Europea. E Luigi (Zanda, ndr) sa benissimo come il Sismi non ci passasse alcuna informazione; e come Sid esso si occupò più di tenermi sotto controllo telefonico e di pedinarmi, perfino quando insieme a Zanda ci recammo a cena a cena a casa Siglienti a Grottaferrata».

«D’altronde – rileva Cossiga – se Berlusconi mi avesse chiesto un consiglio io lo avrei certamente sconsigliato di avvalersi dell’Aise dato che settori deviati di questa agenzia hanno complottato contro di lui in combutta con alcuni magistrati e si sono dati al controllo illegale di alcuni parlamentari, me compreso. E ciò nonostante la totale protezione che a tutta questa Agenzia, guidata solo formalmente da quella brava persona che è l’ammiraglio Branciforte, è con passione accordata dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio che è anche Autorità delegata ai servizi».