Costi della Politica, arriva il via libera alla Camera. Ora tocca al Senato

Pubblicato il 13 Novembre 2012 - 20:58 OLTRE 6 MESI FA
Camera dei Deputati (LaPresse)

ROMA – Arriva il sì della Camera al decreto legge sui costi della politica.  Il via libera di Montecitorio è arrivato con 386 sì, solo 5 no e l’astensione delle opposizioni (Idv e Lega). ”Un bel successo”, commenta il Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Giampaolo D’Andrea.

Ora il testo passa all’esame del Senato, che dovrà convertirlo in legge entro il 9 dicembre pena la decadenza delle misure. Taglio degli stipendi di consiglieri e assessori, riduzione del numero delle poltrone ma anche un pacchetto di misure in favore dei territori colpiti dal terremoto dell’Emilia: sono numerose le norme contenute nel provvedimento, ecco le principali.

C.CONTI, NO CHECK PREVENTIVO MA SI’ BLOCCO SPESA REGIONI – Stop al controllo preventivo di legittimita’ sui singoli atti di Regioni ed Enti locali. I magistrati contabili potranno quindi controllare ‘solo’ il bilancio preventivo e il rendiconto consuntivo ma potranno bloccare un programma di spesa.

TAGLIO ”STIPENDI” CONSIGLIERI E ASSESSORI REGIONALI – I nuovi parametri sono stati individuati sulla base della Regione piu’ virtuosa: i presidenti non potranno guadagnare più di 13.800 euro lordi e i consiglieri regionali più di 11.100.

SFORBICIATA ASSEGNO FINE MANDATO – Voluta dal Parlamento, arriva poi anche una riduzione di questa voce i cui parametri dovranno essere fissati entro il 10 dicembre.

STOP CUMULI INDENNITA’ E CARICHE MULTIPLE GRATIS – Non sarà più possibile sommare indennità o emolumenti. Prevista la gratuità della partecipazione alle commissioni permanenti e speciali, con l’esclusione anche delle diarie.

PAGANO AMMINISTRATORI E NON CITTADINI – Introdotta durante l’iter parlamentare, la novità prevede che siano i consiglieri e gli assessori a pagare di tasca propria (l’indennità viene dimezzata) se le Regioni non si adeguano ai tagli.

TAGLIO CONSIGLIERI – Entro 6 mesi va attuato quanto previsto dal decreto anti-crisi dell’estate 2011, che taglia il numero di consiglieri e assessori in rapporto al numero degli abitanti. ANAGRAFE PATRIMONIALE CONSIGLIERI – I dati dell’anagrafe patrimoniale di consiglieri e assessori saranno resi pubblici sul sito internet della Regione. Anche i gruppi consiliari dovranno pubblicare tutti i contributi ricevuti.

SINDACO VIA PER 10 ANNI SE CREA DISSESTO – La sanzione a carico degli amministratori locali, come i sindaci, che hanno contribuito con dolo o colpa grave al dissesto finanziario e’ l’incandidabilita’ per 10 anni. In piu’, pagano una multa pari a un minimo di 5 e un massimo di 20 volte la retribuzione.

ALMENO DIMEZZATE SPESE GRUPPI PARTITI, ADDIO MONOGRUPPI – Niente rimborsi ai monogruppi, ai movimenti e ai partiti. I finanziamenti e le agevolazioni in favore dei gruppi consiliari vengono invece tagliati pesantemente: saranno la metà di quelli previsti dalla Regione più  virtuosa.

SCURE SU AUTO BLU E SPONSOR – Stretta anche per le Regioni per consulenze e convegni, auto blu, sponsorizzazioni, compensi degli amministratori delle società partecipate.

VIA VITALIZI, PENSIONI CON METODO CONTRIBUTIVO – Viene confermata l’eliminazione dei vitalizi e l’obbligatoria applicazione del metodo contributivo per la pensione.

RIMBORSI ELETTORALI – Per le elezioni regionali, come per le politiche, i rimborsi vengono interrotti in caso di scioglimento anticipato del consiglio regionale.

STOP TRASFERIMENTI A CHI NON ATTUA STRETTA – Chi non rispetta le norme rischia che l’80% dei trasferimenti erariali dello Stato (ad eccezione di sanita’ e trasporto pubblico locale) venga bloccato.

SCURE ANCHE PER LAZIO, LOMBARDIA E MOLISE – Le tre regioni che andranno presto alle urne dovranno tagliare le indennita’ non appena si insedieranno i nuovi organismi.

FONDO PER ENTI LOCALI E RIEQUILIBRIO CONTI COMUNI-PROVINCE – Rafforzato il Fondo per la stabilita’ finanziaria degli enti locali e si prevede che le province e i comuni con i conti in rosso approvino un ”piano di rientro” in 5 annui.

COMUNI E MUTUI – I comuni che estinguono in anticipo i mutui con la Cassa depositi e prestiti dovranno pagare le penali ma queste non saranno conteggiate ai fini del patto di stabilità.

EQUITALIA – Comuni e gli Enti locali potranno revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi.

L’EMENDAMENTO SALVA ALESSANDRIA – Il comune piemontese potra’ avere un anticipo di 40 milioni da restituire in tre anni.

TERREMOTO EMILIA – Arriva la proroga a giugno 2013 per le tasse (Irpef e addizionali incluse) ma non per i contributi.

IMU NO PROFIT – Salta l’esenzione Imu per le attivita’ ”non lucrative”, vale a dire il mondo del no profit. Si attende un intervento in sede di applicazione della norma.