ROMA – L'ultimo a legiferare, oggi, in ordine di tempo, e' stato il Piemonte. Ma sono complessivamente gia' 13 le Regioni che hanno approvato altrettante leggi regionali per abolire l'istituto del vitalizio, ovvero le 'pensioni' per i consiglieri regionali. E le altre Regioni che non lo hanno ancora fatto hanno gia' calendarizzato, per i prossimi giorni, la discussione di disegni di legge su questo tema. Il taglio dei vitalizi, pero', non scattera' subito ma a partire dalla prossima legislatura e dunque, per la gran parte delle Regioni, nel 2015.
Tutto ha preso l'avvio grazie ad una decisione che e' stata assunta, il 27 ottobre scorso, dalla Conferenza delle assemblee regionali d'intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Allora – ma alcune Regioni si erano gia' mosse, qualcuna, come il Trentino, gia' da anni – fu stabilito che le Regioni avrebbero abrogato i vitalizi ai consiglieri regionali, a partire dalla prossima legislatura, con proposte di legge da mettere a punto nel giro di sei mesi, dunque entro fine aprile.
Anche il neoministro per gli Affari Regionali, Piero Gnudi, si e' mosso in tal senso, convocando per il prossimo 12 gennaio la prima seduta della commissione speciale paritetica Governo-Regioni-Enti locali per il rinnovamento delle istituzioni e il taglio dei costi della politica. Le Regioni che hanno gia' approvato le leggi per il taglio dei vitalizi o previsto modifiche del regolamenti consiliari che prevedono l'abolizione degli assegni vitalizi dalla prossima legislatura, sono: l'Abruzzo, la Basilicata, l'Emilia Romagna, il Lazio, la Liguria, la Lombardia, le Marche, la Sardegna, la Toscana, il Trentino Alto Adige, l'Umbria, il Veneto e oggi, appunto, il Piemonte.
I nuovi provvedimenti, tuttavia, hanno in qualche caso suscitato feroci polemiche. Nel Lazio, nei giorni scorsi, la norma approvata ha destato scalpore poiche' la riforma scatterà solo dal 2015 con l'abolizione mentre da subito il vitalizio viene addirittura allargato: ne potranno beneficiare anche gli assessori esterni, 14 su 15 nell'attuale giunta. Cosa che ha fatto gridare allo scandalo da parte dell'opposizione alla giunta della governatrice Polverini. Anche in Liguria i costi della politica hanno portato a liti, questa volta all'interno del centrosinistra. L'emendamento alla finanziaria regionale di alcuni consiglieri, che prevedeva il taglio degli assessori esterni, non e' piaciuto al presidente della Regione Claudio Burlando. La questione e' esplosa, tanto da rischiare a mandare a gambe all'aria la giunta, ma poi e' stata ricomposta.
ABOLIZIONE DEI VITALIZI – CHI HA GIA' LEGIFERATO
*ABRUZZO con legge regionale n.36 del 2011
*BASILICATA con legge regionale n. 24 del 2011
*EMILIA ROMAGNA con legge regionale n.13 del 2010
*LAZIO approvato il 22 dicembre un articolo nella manovra finanziaria per l'anno 2012
*LIGURIA con legge regionale n.35 del 2011
*LOMBARDIA con legge regionale n.31 del 2011
*MARCHE approvato in Consiglio regionale il 17 dicembre un ddl che prevede l'abolizione del vitalizio
*SARDEGNA nella seduta del 28 novembre si e' provveduto ad una modifica del regolamento consigliare e l'abolizione del vitalizio dalla prossima legislatura *TOSCANA inserito articolo il 23 dicembre nell'approvazione della legge finanziaria per il 2012
*TRENTINO ALTO ADIGE con legge regionale n.4 del 2004
*UMBRIA approvata il 20 dicembre una legge per l'abolizione del vitalizio *VENETO con legge regionale del 22 dicembre
*PIEMONTE con legge approvata oggi (dati forniti dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative).