ROMA, 25 GEN – L'architetto Renata Cristina Mazzantini precisa in una nota le caratteristiche della sua consulenza 'artistica' con la Camera dei deputati con riferimento ad una lettera al presidente Fini dell'associazione dei consiglieri della Camera e a una notizia dell'ANSA del 18 gennaio, ''per correggere – scrive – alcune informazioni errate che potrebbero ledere la mia dignità professionale''.
''Per la consulenza 'artistica' che svolgo alla Camera dei deputati con passione dal 2001, che richiede un impegno quotidiano a Montecitorio e prevede la redazione e la supervisione di progetti, oltre alla cura di prodotti editoriali – afferma l'arch. Mazzantini – percepisco dal 2005 un compenso annuale lordo di euro 82.000 + IVA, che equivalgono ad un importo netto di circa euro 42.640. Non corrisponde al vero che: 'dal 1 gennaio 2011 al 30 giugno dello stesso anno ho percepito dalla Camera dei deputati 102.993 euro' ''.
''L'importo di 102.993 euro (pubblicato sul sito della Camera dei deputati e citato nella notizia, ndr) si riferisce, penso – prosegue la nota – al suddetto compenso annuale IVA compresa''.
''Vorrei aggiungere, che tale consulenza non può dirsi 'decisa al di fuori dei concorsi', perché non sono previsti concorsi per tali ruoli. La Camera dei deputati, infatti – osserva l'arch. Mazzantini – come altri organi costituzionali, tradizionalmente affida a consulenti esterni gli incarichi tecnici per i profili artistici ed architettonici''.
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