Costi politica, il Senato dice sì: per il governo una delle fiducie più basse

Costi politica, il Senato dice sì

ROMA – Sul decreto costi della politica arriva il sì del Senato alla fiducia posta dal governo. Il testo ora torna alla Camera per un esame lampo dato che deve essere convertito in legge entro il 9 dicembre pena la sua decadenza. I voti favorevoli sono stati 194, i no 58 e 4 gli astenuti.

Con soli 194 voti favorevoli quella incassata al Senato è una delle fiducie più basse registrate a Palazzo Madama. Il governo aveva incassato meno voti favorevoli solo con il via libera al decreto legge Sanità dove i sì erano stati 181. Rispetto a un anno fa sono quasi cento i voti persi dall’Esecutivo che alla sua prima prova ottenne in Senato 281 sì, 25 no e 1 astensione.

A votare compatti per il no 15 senatori del Pdl che chiedono, in sostanza, il condono edilizio in Campania: ”I senatori campani del Pdl, tenendo fede a quanto dichiarato in occasione del rigetto dell’emendamento relativo al condono in Campania hanno votato no alla fiducia al governo Monti. Continueremo a negarla fino a quando il governo non si pronuncerà in maniera esplicita sulla delicata e urgente questione del cosiddetto condono per consentire ai cittadini campani quanto è stato permesso a tutti gli altri cittadini della Repubblica”. Lo affermano in una nota i senatori campani Pasquale Giuliano, Franco Pontone, Franco Cardiello, Luigi Compagna, Gennaro Coronella, Diana De Feo, Sergio De Gregorio, Giuseppe Esposito, Vincenzo Fasano, Cosimo Izzo, Raffaele Lauro, Vincenzo Nespoli, Antonio Paravia e Carlo Sarro.

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