Costi della politica, Rosso (Pdl) difende i vitalizi: “Monti tagli i suoi di privilegi”

ROMA – ''Il vero scandalo non sono i vitalizi, è la legge elettorale, la lista bloccata! Il fatto che uno diventa deputato per come lecca il c… a Roma, non per l'attività politica che fa sul territorio''. Lo dice in un'intervista alla Stampa Roberto Rosso, deputato piemontese del Pdl, ammettendo di essere il parlamentare che prima di un volo Torino-Roma protestava ad alta voce al telefono con una collega per la sforbiciata previdenziale agli onorevoli.

Rosso non si sente un privilegiato e parla di ''diritti acquisiti'': ''Facevo l'avvocato e mi sono tolto dall'albo, ho chiuso lo studio – ne avrei potuto avere un più grande di Vietti – per non cumulare due redditi. Ho acquisito un diritto pensionistico dopo quattro legislature, in base alla vecchia legge''.

I vitalizi, prosegue, ''verrebbero più che dimezzati, ridotti a un terzo. Mentre le baby pensioni, compresa quella della moglie di Bossi non sono toccabili. E che dire di Monti, che intasca 27mila euro al mese''. Rosso precisa che oggi guadagna ''di stipendio solo 5.200 euro, più ottomila di indennità per il lavoro politico'' che usa per ''fare politica''.

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