Spostare i ministeri al nord? Ci costerebbe troppo

ROMA – Quanto ci costerà lo spostamento dei ministeri al nord che tanto vuole la Lega? Secondo alcuni studi di settore, troppo per le tasche dello Stato italiano. Qualche indicazione la offre uno studio tecnico, anticipato dal “Sole – 24 Ore”: per tre ministeri senza portafoglio si spenderebbero circa 11 milioni l’anno a cui si sommerebbero le spese per far seguire a chi di dovere le riunioni di Consigli dei ministri e i lavori parlamentari, 15 mila euro a settimana per tre funzionari e un direttore generale più il costo di un ufficio per far lavorare la missione a Roma.

Nello studio però si parla di ministeri senza portafoglio, e dunque dipartimenti di Palazzo Chigi che non hanno un organico proprio. Per quelli con portafoglio si spenderebbe di più. Facciamo un rapido calcolo. Solo i dipendenti dei ministeri sono attualmente 45.9: si va dai 7.833 della Difesa ai 7.477 della Giustizia, passando per gli 828 delle Politiche Agricole e i 658 impiegati dell’Ambiente.

Nel caso anche uno solo di questi ministeri venisse spostato, con lui dovrebbero essere spostati anche i suoi dipendenti, anche se costerebbe meno assumerli sul luogo. Ma anche in quel caso ci sarebbero spese ingenti per lo Stato. Il perché lo spiegano i sindacalisti: “Se c’è una decisione, il personale sarà costretto ad accettare lo spostamento, ma a norma di contratto avrebbe diritto almeno per un anno ad apposite indennità, come ‘il contributo spese di alloggio'”.

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