ROMA – Carlo Cottarelli salirà al Colle oggi in tarda mattinata per ricevere l’incarico di formare il governo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] La lista dei ministri e lo scioglimento della riserva potrebbero esserci entro mercoledì e sempre in settimana, entro venerdì ci dovrebbe essere il dibattito parlamentare sul nuovo Esecutivo.
Questa l’agenda dei prossimi giorni per l’ex Commissario alla spending review scelto da Sergio Mattarella quale figura garante del rispetto di vincoli di bilancio e trattati europei (e di tutela dei risparmi degli italiani), un presidio di fiducia nei confronti dei mercati (e infatti lo spread è in netto calo mentre si rafforza l’euro).
Più complicata è l’agenda di Cottarelli e del governo del presidente sul medio termine. Quanto può durare infatti un esecutivo di emergenza che al momento non ha i numeri in Parlamento, e cosa può fare? Un orizzonte stretto: tre mesi per tornare subito al voto, sei mesi se si farà la legge di stabilità (la manovra), nove mesi se si mette mano alla riforma elettorale.
Se il governo verrà sfiduciato a Mattarella non resterà che sciogliere le Camere per portare il paese al voto a settembre, fra tre mesi. Sui quotidiani circola la data del 9 settembre, nel frattempo il Governo sarà in carica per l’ordinaria amministrazione.
Più ampio margine di azione, e quindi più tempo, diciamo sei mesi, sarà concesso a Cottarelli se l’azione di responsabilità dei gruppi parlamentari chiesta da Mattarella si concretizzasse con il varo della prossima manovra finanziaria con l’obiettivo, in teoria comune a tutti i partiti, di sterilizzare le clausole di salvaguardia che altrimenti farebbero alzare l’Iva. Più tempo ancora sarebbe necessario per promuovere una riforma della legge elettorale per scongiurare un altro stallo politico e favorire la governabilità: nove mesi, un anno per votare con nuove regole.