Crisi, Brunetta: "Nel 2011 deficit/pil al 3,3%"

ROMA – ''Arriviamo alle elezioni politiche nella primavera del 2013 con un nuovo sistema tributario, nuove liberalizzazioni realizzate, privatizzazioni, una pubblica amministrazione piu' efficiente e il nuovo Statuto dei lavori. Ma soprattutto con un deficit/Pil prossimo allo zero e il nuovo vincolo in Costituzione''. A dirlo, in un'intervista al Sole 24 ore, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, secondo cui ''per fare il 'close to balance' nel 2013 senza deprimere l'economia serve una cura doppia: antibiotici e vitamine''.

Il primo antibiotico e' l'azzeramento del fabbisogno. ''Confidiamo di riuscire a intervenire su alcune voci di spesa e di avere buone entrate nella seconda parte dell'anno. Il nostro obiettivo primario e' riuscire a ridurre il deficit/Pil gia' quest'anno abbassandolo al 3,3% rispetto a un tendenziale di 3,9%'', spiega Brunetta.

''La progressione potrebbe essere mantenuta con un deficit/Pil all'1,5% l'anno prossimo per poi arrivare al 'close to balance' nel 2013 con un deficit/Pil allo 0,2-0,3%''. Quanto al Pil, ''confido ancora che quest'anno si possa fare un +1,1%''.

In merito alla delega assistenziale e fiscale, ''l'obiettivo e' ottenere la legge delega entro l'autunno per varare i principali decreti legislativi a fine anno'', afferma Brunetta. ''Dal 2012, gradualmente, entra in vigore il nuovo fisco e il nuovo assetto delle tax expenditure che ridisegneranno lo Stato assistenziale''. Il ministro assicura che la pressione fiscale non aumentera': ''Il percorso sara' graduale ed equilibrato''. Fin qui gli antibiotici. Le vitamine, prosegue Brunetta, ''arriveranno con l'attuazione in tempi certi e controllati insieme con le parti sociali delle 27 misure per la crescita contenute nel decreto sviluppo di maggio e nella manovra correttiva di luglio. A quelle misure si aggiungeranno poi i punti condivisi del documento unitario presentato dalla parti sociali giovedi'''.

A breve termine, ''razionalizziamo la spesa delle province e le funzioni dei comuni minori come previsto nei decreti attuativi del federalismo fiscale'', dichiara Brunetta. ''Procederemo poi con le semplificazioni dopo le ultimissime varate in materia di norme ambientali, antincendi e sulla privacy nelle aziende. E ancora: il fisco di vantaggio e la realizzazione su un'agenda ferrea degli investimenti varati dal Cipe''. Il ministro punta anche a ''recuperare il decreto Ronchi, con il 23 bis'', vale a dire ''la privatizzazione delle public utilities, senza l'acqua''. Sul referendum, ''la dimensione della crisi fa passare in fretta certe ubriacature', commenta. In tema di professioni, aggiunge, ''credo che, senza demagogia, una riforma vera si debba fare e in tempi stretti''.

L'inserimento del vincolo del pareggio nella Costituzione ''ridisegnera' il panorama politico italiano: da una parte staranno le forze per il rigore, lo sviluppo e la crescita; dall' altra chi punta alla stagnazione e al lassismo'', sostiene Brunetta. ''Si blinda per sempre l'articolo 81, basta spesa fuori giri. E poi ci sara' il nuovo articolo 41 sulla liberta' d'impresa. Cosi' si centra l'obiettivo della credibilita'''.

Gestione cookie