Crisi di governo toto ipotesi: reimpastare Casalino, decasalinizzare Conte... Crisi di governo toto ipotesi: reimpastare Casalino, decasalinizzare Conte...

Crisi di governo toto ipotesi: chi sarà il nuovo premier? Reimpastare Casalino, decasalinizzare Conte…

Crisi di governo, toto ipotesi: stamane sui giornali di ipotesi di uscita chi ne conta quattro, chi cinque, chi arriva a sei. Poi ci sono le variabili dentro le ipotesi e le sub ipotesi e ciascuna corredata da ipotetiche liste e candidature di nuovi ministri e sottosegretari. Con scenografia ipotizzata di conflitti e duelli. Con indiscrezioni ipotetiche sulle ipotesi. E con ipotesi di ampio dibattito sulle ipotesi. La comunicazione (informazione?) sulla crisi di governo è al tempo stesso bulimica e inclusiva: ammette tutto e non si sazia mai. Mangia con gusto non solo l’improbabile ma anche il non plausibile, assaggia e degusta con piacere l’impossibile, si delizia con l’inventato di sana pianta. Per cui, ecco alcune ipotesi non oggi sul menù ma che in fondo, una logica ce l’hanno se consumate e delibate con un buon bicchiere di ironia.

Crisi di governo: ipotesi reimpastare Rocco Casalino

Il primo accenno, la prima offerta di rimpasto governativo sono entrambi falliti. Conte ha fatto immaginare in giro sarebbero stato un giro di un paio di ministri M5S e magari uno Pd. Venghino signori al piccolo giro e doveva bastare al Pd, ricondurre Renzi a cuccia con osso succulento. Poi Conte ha aggiunto due ministeri lasciati dalle ministre di Italia viva e un posto da sotto segretario. Però non è bastato ancora. E se avesse messo sul piatto del rimpasto la portata Rocco Casalino?

Renzi rileva e constata (ma mica solo lui, anche Zingaretti, perfino Di Maio e dalla Ue Gentiloni e nella realtà chiunque abbia occhi e voglia di vedere) come l’azione di governo in tema di Recovery (e non solo) sia tutta chiacchiere e distintivo. O meglio, sia azione soprattutto di marketing governativo, azione di annunci, azione di propaganda, azione di realtà virtuale, azione di raccolta ed organizzazione di follower, azione di competenza operativa sui social. Insomma azione competente e fruttuosa nel magnifico mondo di cui è cittadino Rocco Casalino. E se Conte aggiungeva al rimpasto il piatto forte di un ciao a Casalino? E se oggi lo facesse come pegno e garanzia di, diciamo, sostanza operativa dell’eventuale Conte ter?

Crisi di governo, ipotesi 2: decasilinizzare Conte

Sembra ma non è la stessa cosa di reimpastare Casalino. Un Conte decasalinizzato, al di là della sorte e carriera di Rocco Caslino, è una contraddizione in termini. Vorrebbe dire un Conte che, all’atto del reincarico, non vendesse più la legge proporzionale come “pilastro della stabilità” ma dicesse semplicemente la verità e cioè che lui offre la legge elettorale proporzionale ai mini partiti in formazione perché lo votino.

Un Conte decasilinizzato…cioè un presidente del Consiglio che dice la verità a sindacati, Confindustria, associazioni di categoria e interesse e cioè che i 209 miliardi sarebbe sbagliato anzi nocivo spartirseli un po’ per uno e nessuno resti escluso. Un Conte decasilinizzato…cioè un capo di governo che dismette quella sorta di giurisprudenzialità colloquiale che è un modo per mai prendersi una responsabilità diretta, cioè un capo di governo che non fugge come la peste nera il calo di popolarità e il contrasto con segmenti di opinione e di interessi, cioè un capo di governo di un governo.

La recita di un governo

Ma qui l’ipotesi diventa azzardata oltre ogni misura, perfino oltre la smisurata misura dei “retroscena” quotidianamente stampati sui giornali o dibattuti nei talk show. L’ipotesi di un governo, quale che sia, che non recita su un palcoscenico la parte di un governo, l’ipotesi di un governo, chiunque lo formi e lo sostenga in Parlamento, che non punti solo ad avere applausi e ad evitare fischi del pubblico votante, questa ipotesi è davvero troppo, troppo fuori dalla realtà.

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