Crisi, Gasparri: cdx unito unica certezza di questa fase politica

“Il centrodestra unito è l’unica certezza di questa difficile fase politica italiana.“

Lo ha detto il senatore Maurizio Gasparri, responsabile settore Enti Locali di Forza Italia.

“Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia governano ormai insieme due terzi delle Regioni e si preparano uniti alle prossime elezioni amministrative.

Non ci saranno divisioni nella nostra coalizione, con buona pace dei vaniloquenti Bettini, Boccia e compagnia.

Il centrodestra guarda sempre con concretezza e capacità progettuale al futuro della nazione, a differenza di Conte, grillini e Zingaretti che non sanno garantire nemmeno la somministrazione dei vaccini e si dedicano, perfino nelle stanze di Palazzo Chigi, a un mercato delle vacche indecente.

Il Quirinale vigili e garantisca all’Italia una navigazione sicura, per quanto si possa, in questa fase difficile.” Ha concluso il senatore forzista

Il centrodestra cruciale per la maggioranza allargata e per il voto alla relazione sulla giustizia

In queste ore il Governo sta lavorando per allargare la maggioranza e per arrivare preparati all’appuntamento di mercoledì 27 gennaio, quando in Parlamento si voterà- salvo possibili rinvii- la relazione sulla giustizia del ministro e capo delegazione M5s Alfonso Bonafede.

La prospettiva è abbastanza fosca: Matteo Renzi ha già fatto sapere che Italia viva è per il no, come è per il no anche il centrodestra:

“Forza Italia boccerà la malagiustizia di Bonafede e con il centrodestra unito contesta Conte che preferisce il mercato delle vacche al reperimento dei vaccini per la salute degli italiani”. Ha detto Maurizio Gasparri il 24 gennaio ai microfoni del Tg 2.

I numeri al Senato

Mercoledì 27 gennaio, a meno che non ci siano rinvii dell’ultimo minuto- il Parlamento dovrà valutare la relazione annuale del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e votare sulle risoluzioni che verranno presentate.

I numeri di Palazzo Madama esprimono però una situazione a rischio.

Infatti, a meno che non ci siano nuove defezioni, al Senato la coalizione di centrodestra, con  i suoi 140 voti, sommata a Iv con i suoi 16, potrebbe mettere in seria difficoltà il Governo.

Ricordiamo che nel voto di fiducia al Senato del 19 gennaio si è raggiunta la maggioranza con 156 voti favorevoli, grazie anche al voto dei senatori a vita, mentre i senatori di Italia viva si sono astenuti

Se il Parlamento, o anche solo una Camera, dovesse bocciare un suo ministro il Governo si dovrebbe mettendo così in discussione la tenuta dell’intero esecutivo.

Tuttavia, anche se il guardasigilli dovesse passare la prova in Aula, per il suo ministero rimarrebbe comunque l’incognita delle commissioni parlamentari: già il 1° febbraio in commissione scadranno gli emendamenti sulla riforma del processo penale in cui è inserita la norma sulla prescrizione, uno dei temi su cui lo scontro tra renziani e pentastellati è stato più acceso.

Il possibile scenario

Sulla base di queste premesse si apre la possibilità che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si dimetta con l’intenzione di ricevere poi un nuovo mandato per costruire un Conte ter.

Eviterebbe così il voto in Senato sulla riforma della giustizia, che rischierebbe di essere bocciata per mancanza di sostegno aprendo formalmente la crisi.

Gli incontri di Conte per la chiusura del Recovery plan

Il presidente ha iniziato una nuova serie di incontri per la chiusura del Recovery plan .

Si è appena concluso l’incontro di oggi lunedì 25 gennaio con i vertici di Confindustria. A seguire gli incontri con Confapi, Cna e CasartigianiOggi incontrerà anche Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti. Martedì 26 sarà il turno dell’Abi, e alle 10, poi, Conte parteciperà alla riunione della Conferenza Stato-Regioni.

Recovery fund chiave per uscire dalla crisi sanitaria ed economica, dice Tajani.

“Il recovery fund è la chiave per uscire dalla crisi sanitaria ed economica” ha detto Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia a SkyTg24 Agenda il 24 gennaio.

Noi, il centrodestra unito, siamo andati al Quirinale fotografando la situazione – aggiunge – e abbiamo detto che siamo pronti a votare i documenti italiani per accedere al Recovery Fund, ma il progetto da presentare entro il 30 aprile è carente, lo ha detto lo stesso Gentiloni.

L’unico partito che ha preparato un  progetto completo di Recovery Plan siamo
stati noi, ma non siamo mai stati ascoltati.

E’ dall’inizio che Conte non vuole sedersi intorno a un tavolo”. Ha concluso Tajani.

L’ex presidente del Parlamento europeo ha inoltre ricordato che il centrodestra ha sempre sostenuto il Governo sullo scostamento di bilancio e che Berlusconi si è detto disponibile a sostenere l’Italia, ma il patto di unità nazionale è stato sempre bocciato da M5S e PD.

L’opzione del voto

Tajani, ancora a a Sky Tg24 ha sottolineato che  “Sono i veti incrociati nella maggioranza che rischiano di portare l’Italia al voto ma la parola se Conte cadrà spetta al Capo dello
Stato”.

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